The Darkness II – Recensione
Tratto dall’omonimo fumetto della Top Cow, il primo The Darkness aveva avuto un buon successo di critica e pubblico. Vediamo se il suo seguito è riuscito a bissarlo.
Console: Playstation 3, Xbox 360, PC
Genere: First Person Shooter
Sviluppatore: Digital Extremes
Publisher: 2K Games
Numero Giocatori: 1-4
Data d’uscita italiana: 10 febbraio 2012
Pegi: 18
Prezzo (indicativo): 59.90 euro
Io faccio parte della schiera che non ha amato alla follia il primo The Darkness. Non era ai livelli di Resistance, l’on-line era claudicante e mi ha infastidito lo stile grafico realistico. Però ho ammirato molto il fatto che sia stato tirato fuori un gioco discreto da un fumetto, cosa alquanto rara. Quando ho messo mano al suo seguito ero ben più tranquillo perché, forte di una demo avvincente, sapevo che c’era del nuovo nell’aria, e accidenti se è così!
The Darkness II è un FPS alla Bioshock, di quelli dove la trama ha un ruolo fondamentale. Impersonate Jackie Estacado, boss mafioso e portatore della Tenebra, un potere che permette al nostro anti eroe di sprigionare tentacoli e altre amenità dal proprio corpo. Ma la Tenebra in quanto tale è sensibile alla luce e soffre in essa. Lo stesso Jackie, stanco di dover sottostare ad un tale peso, tenta di soffocarla dentro di se, ma l’arrivo della Confraternita che tenta di strappargliela via lo costringerà a risvegliare il suo lato oscuro.
Da subito vediamo come lo stile grafico realistico del primo capitolo sia stato abbandonato in favore di un ottimo cell-shading che rende tutto più fumettoso, il che è perfetto data l’origine del marchio. I giochi di luce funzionano a meraviglia, soprattutto quando la Tenebra “soffre” per l’eccessiva esposizione. Tanti elementi a schermo con cui poter interagire, ma tutto fila via liscio come l’olio.
Anche il comparto audio è molto buono nel doppiaggio e nelle musiche ,mentre gli effetti sono un po’ ridondanti.
Ma vediamo cos’è esattamente la Tenebra e che vantaggi dà. Pensiamo ad un FPS, con le classiche armi da fuoco. Qui sono un po’ pochine, ma il fatto di poterne utilizzare contemporaneamente due aumenta un po’ la varietà. Le armi ad una mano possono infatti essere impugnate da sole per una maggior precisione, ma è molto più divertente crivellare il nemico con una magnum da una parte e un mitra dall’altra. E la Tenebra? Se con due pulsanti dorsali si controllano le armi, con gli altri due controlliamo i tentacoli. Uno serve per colpire come una frusta, l’altro per afferrare i nemici e gli oggetti. Tutto funziona egregiamente e, una volta padroneggiato a dovere il sistema, potrete devastare tutto l’ambiente sparando e sventolando tentacoli in giro.
Con la Tenebra possiamo eseguire brillanti uccisioni degne di un Mortal Kombat, varie anche se dopo un po’ diventano ripetitive. Oppure possiamo mangiare i cuori dei nemici per guadagnare energia. Tutte queste azioni permettono di acquisire l’Essenza, moneta spendibile in speciali “negozi” per aumentare il potere della Tenebra tramite un albero delle abilità.
Altra presenza costante sullo schermo è il Darkling. Questa specie di scimmietta di Tenebra vi terrà compagnia distraendo i nemici mentre voi li fate a pezzi e in generale arricchendo l’ambiente con qualche atto poco educato. In un paio di occasioni avrete modo di controllare il Darkling con la vostra mente in sezioni stealth poco riuscite.
Non è tutto rose e fiori, certo. Il gioco è troppo lineare ma nonostante questo siete dotati di una specie di radar che vi guida verso l’obbiettivo. Per aggiungere un pizzico di varietà potrete cercare le reliquie, i classici collezionabili, sparse per i livelli. Inoltre, la campagna in singolo è veramente troppo breve e neanche troppo difficile da portare a termine.
L’intelligenza artificiale dei nemici è piuttosto scarsa. Alcuni vi correranno incontro incuranti dei tentacoli che vi escono dal corpo, altri si nasconderanno per spararvi, per poi uscire e muoversi avanti e indietro da un riparo all’altro.
Terminata la campagna in single player, il gioco ha comunque ancora molto da offrire. Il multiplayer on-line prevede la cooperazione fra i giocatori, massimo 4, che in linea di massima devono resistere ad orde di nemici in brevi livelli con una storyline parallela all’avventura principale. Abbiamo Inugami, Shoshanna, JP Dumon e Jimmy Wilson, ognuno con il proprio albero delle abilità da sviluppare. In pratica è come giocare con Left 4 Dead.
Un gioco ottimo, macchiato da una certa linearità e ripetitività di fondo, ma molto sopra la media delle produzioni su licenza. Se amate il fumetto e gli FPS compratelo assolutamente,
Voto: 8