The Avengers – Recensione in anteprima

Il percorso iniziato dai Marvel Studios con Iron Man e proseguito con L’Incredibile Hulk, Iron Man 2, Thor e Captain America: Il Primo Vendicatore, trova il suo compimento in quello che può essere definito il primo vero maxi-crossover supereroistico nella storia del cinema. Quando la Terra è in pericolo, i più potenti tra i supereroi fanno fronte comune unendosi nel team noto come I Vendicatori, creato nel 1963 da Stan Lee e Jack Kirby.

The Avengers

Titolo originale: The Avengers
Genere: Cinecomic – Supereroi – Fantascienza
Regia: Joss Whedon
Interpreti: Robert Downey Jr., Chris Evans, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Jeremy Renner, Mark Ruffalo, Tom Hiddleston, Samuel L. Jackson.
Provenienza: USA
Durata: 140 min.
Casa di produzione: Marvel Studios
Distribuzione (Italia): Walt Disney Pictures
Data di uscita: 25 aprile 2012 (Italia), 4 maggio 2012 (USA)


L’onore e l’onere di portare sul grande schermo il supergruppo Marvel tocca a Joss Whedon, creatore della serie tv Buffy – L’Ammazzavampiri, co-sceneggiatore di X-Men e Captain America nonché regista della scena dopo i titoli di coda di Thor. Se il tono dei cinque film che hanno composto la saga finora era abbastanza leggero e con un occhio di riguardo per i bambini, a causa anche del marchio Disney, ci si poteva aspettare altrettanto da questa sesta e non ultima trasposizione. Stavolta, però, la componente comica è talmente marcata da sovrastare qualsivoglia pretesa epico-drammatica e il film scade fin da subito nel ridicolo, ahimé, volontario.

Andiamo con ordine. Il soggetto è di una banalità immane. Nell’epilogo di Thor, proprio nella scena diretta da Whedon, scoprivamo come Loki, fratellastro e avversario del Dio del Tuono, avesse preso possesso dello scienziato Erik Selvig per studiare il Cubo Cosmico, anche conosciuto come Tesseratto, già nelle mani del nazista Teschio Rosso durante la seconda guerra mondiale come visto nel successivo Captain America di Joe Johnston. Il film di Whedon si apre con Loki che ruba il manufatto per invocare -chi l’avrebbe mai detto?- una razza aliena e, pensate un po’, dominare il mondo. Gli extraterrestri in questione sono i bellicosi Chitauri, creati da Mark Millar e Bryan Hitch come versione degli Skrull nell’universo fumettistico alternativo Ultimate.

Nick Fury, capo dell’organizzazione spionistica SHIELD a difesa della Terra, inizia il reclutamento dei supereroi per respingere l’imminente invasione. Da qui in avanti il film è completamente campato per aria, pieno di scene appiccicate insieme col nastro adesivo e una sceneggiatura che pare un groviera. Vengono escogitati tutta una serie di pretesti per far combattere i supereroi tra di loro. Naturalmente nessuno si fa davvero male e finisce tutto a tarallucci e vino. A onor del vero molte storie Marvel prima maniera seguivano lo stesso canovaccio ma si trattava pur sempre dei più ingenui anni ’60-’70.

Leader del gruppo è un Captain America noioso e bacchettone, con un costume orrendo e una maschera che non copre a sufficienza il volto inespressivo di Chris Evans. Robert Downey Jr. ormai sta sullo schermo solo per gigioneggiare con le sue mille smorfie, ammiccamenti e dialoghi comici. Nelle scene in cui Iron Man è in azione, il regista sembra preoccuparsi soprattutto di mostrare il volto dell’attore all’interno del casco. Non a caso, nella locandina, sia Downey Jr. che Evans compaiono a volto scoperto. Evidentemente, chi di dovere ha pensato che i volti degli attori fossero più importanti degli elementi iconografici che costituiscono il mito supereroistico.

Anche quanto di buono, o almeno di discreto, fatto nei film precedenti va a farsi benedire. Il Thor di Chris Hemsworth dovrebbe vivere un conflitto ambiguo con Loki, arriva a difenderlo di fronte agli altri supereroi rivendicando con orgoglio la loro fratellanza. Quando qualcuno gli ricorda che il malvagio ha appena ucciso un bel po’ di innocenti, Thor fa spallucce e liquida tutto con una battuta: in fondo sono solo fratellastri. Lo stesso Loki è molto più sopra le righe e meno shakespeariano che nel film di Branagh e sembra più che altro un villain uscito da un episodio dei Power Rangers come pure il leader dei Chitauri.

Non c’è traccia di quanto visto ne L’Incredibile Hulk di Louis Leterrier. Mark Ruffalo, che eredita da Edward Norton il ruolo di Bruce Banner, sta sullo schermo solo ad imbastire alcuni dialoghi (fanta)scientifici inutili e noiosi, in attesa di togliere il disturbo diventando un Hulk brizzolato. Al termine di uno scontro con le forze aliene, Thor e Hulk si ergono vittoriosi fianco a fianco in un momento che dovrebbe risultare emozionante e suggestivo quand’ecco che il Golia Verde sferra un pugno del tutto gratuito al Dio del Tuono scaraventandolo fuori dall’inquadratura e suscitando l’ilarità del pubblico. Davvero epico.

Dopo Iron Man 2, Scarlett Johansson torna a vestire i panni di Vedova Nera, definita da Loki una “vulvetta lamentosa”. E’ il personaggio che ne esce un pochino meglio, viene approfondita un po’ di più rispetto ai compagni, non che ci volesse molto, e mantiene una sua diginità. Appena accennata la sua relazione sentimentale con Occhio di Falco, o “Legolas”, come lo chiama Iron Man, già apparso brevemente in Thor. Lo interpreta il bravo Jeremy Renner che qui è malvagio per buona parte del film. Non ci si aspetti però conflitti etici o emotivi. Che i bambini non si preoccupino: è semplicemente e banalmente posseduto dal potere di Loki, quindi gli si perdona tutto.

Passando allo SHIELD, gli agenti maschi giocano ai videogames sulla plancia dell’Helicarrier in piena crisi mentre le donne sono tutte modelle. Nick Fury, di nuovo Samuel L. Jackson, va avanti con i soliti cliché da bravo Colonnello “bastone e carota” sul tipo “La squadra non funzionerà finché non sarete disposti a cooperare. Vogliamoci bene. Tutti per uno, uno per tutti.”

Torna anche l’agente Phil Coulson, interpretato da Clark Gregg, che finisce per diventare paradossalmente il motore emotivo del film. Non sveleremo il motivo ma ad un certo punto si comincia a parlare solo di Coulson. Per sessant’anni i fans hanno atteso un cinecomic su I Vendicatori e devono stare lì a preoccuparsi di un personaggio insignificante che neppure esiste nell’opera originale.

La bellissima Cobie Smulders è l’agente Maria Hill che fa solo da tappezzeria con tanti bei primi piani che ne esaltano gli occhi azzurri e nient’altro. Lo stesso vale per Gwyneth Paltrow, già spaesata in Iron Man 2, qui ha due scene totalmente facoltative. Natalie Portman, buon per lei, compare solo in foto nel ruolo di Jane Foster, amore di Thor.

C’è naturalmente tanta azione, con buoni effetti speciali e la consueta riconversione in 3D totalmente inutile, al servizio di una storiella insulsa. Lo scontro finale con gli alieni è la brutta copia delle grandi battaglie viste in Transformers 1 e 3. Non c’è dramma, non c’è tragedia, tutto viene ridicolizzato in continuazione da battutacce e gag da cartoon che finiscono per rendere il film una parodia. Dopo la brutta colonna sonora di Captain America, Alan Silvestri realizza qui un tema anonimo che si dimentica in fretta.

E’ un film che incasserà quello che deve incassare e piacerà ai bambini, un intrattenimento comico con tanta action scontata, ma il mito moderno andrebbe trattato con maggior rispetto e rigore. Naturalmente, durante i titoli di coda c’è la solita scena che introduce il villain dell’immancabile sequel. E la barzelletta continua.


Voto: 4

49 Comments

  1. Michele Fidati 20 aprile 2012
    • Alessio Galassi 20 aprile 2012
  2. Stefano Dell'Unto 20 aprile 2012
  3. Davide Zilli 20 aprile 2012
  4. Leonardo Maciariello 21 aprile 2012
  5. Vincenzo Genovesi 21 aprile 2012
  6. Gianluca Capretti 21 aprile 2012
  7. Francesco Marazia 21 aprile 2012
  8. Andrea Barillari 21 aprile 2012
  9. Nicola Alaimo 21 aprile 2012
    • Andrea Saccuzzo 21 aprile 2012
  10. Nicola Alaimo 21 aprile 2012
  11. Benito Esposito 21 aprile 2012
  12. Elvira De Santo Capozzi 21 aprile 2012
    • Michele Fidati 21 aprile 2012
  13. Luca Cozzi 21 aprile 2012
  14. Marco Merry De Sanctis 21 aprile 2012
  15. Stefano Dell'Unto 21 aprile 2012
  16. Andrea Guglielmino 21 aprile 2012
  17. Giuseppe Gioè 22 aprile 2012
  18. Guidi 22 aprile 2012
  19. Vediad 22 aprile 2012
  20. Jigga 22 aprile 2012
  21. Stefano Dell'Unto 22 aprile 2012
  22. Luca 23 aprile 2012
  23. Stefano Dell'Unto 23 aprile 2012
  24. Luca 24 aprile 2012
  25. Luca 26 aprile 2012
  26. Stefano Dell'Unto 26 aprile 2012
  27. Ilario 27 aprile 2012
  28. Dina M 27 aprile 2012
  29. Luca 27 aprile 2012
  30. Stefano martin 27 aprile 2012
  31. Teo Aversano 29 aprile 2012
    • Stefano Dell'Unto 29 aprile 2012
  32. Vediad 30 aprile 2012
  33. Stefano Dell'Unto 30 aprile 2012
  34. Vediad 30 aprile 2012
  35. Stefano Dell'Unto 30 aprile 2012
  36. Edoardo 2 maggio 2012
  37. Stefano Dell'Unto 2 maggio 2012
  38. Massimo 5 maggio 2012
  39. wolvie 5 maggio 2012
  40. Furiousangel 19 settembre 2012
  41. Furiousangel 19 settembre 2012
  42. Stefano Dell'Unto 19 settembre 2012
  43. Furiousangel 20 settembre 2012