Lorax: Il Guardiano della Foresta – Recensione in anteprima
C’era una volta Thneed-Ville, una città dove tutto era artificiale, le piante erano di plastica e l’aria si vendeva in bottiglia. La giovane e bella Audrey desiderava tanto un albero vero, così il dodicenne Ted, innamorato di lei, si recò dal misterioso Once-ler che gli raccontò la storia del Lorax, il Guardiano della Foresta.
Lorax – Il Guardiano della Foresta
Titolo originale: Dr. Seuss’ The Lorax
Genere: Animazione
Regia: Chris Renaud, Kyle Balda
Interpreti (doppiatori): Danny De Vito, Zac Efron, Taylor Swift, Ed Helms
Provenienza: USA
Durata: 86 min.
Casa di produzione: Illumination Entertainment
Distribuzione (Italia): Universal Pictures
Data di uscita: 2 marzo 2012 (USA), 1 giugno 2012 (Italia)
Theodor Seuss Geisel, noto come Dr. Seuss, scomparso nel 1991 all’età di 87 anni, è stato uno dei più grandi scrittori, poeti e illustratori americani di racconti per l’infanzia, alcuni dei quali tradotti per il piccolo e il grande schermo, tra cui Il Grinch, diretto da Ron Howard e uscito nel 2000 con ottimo riscontro al botteghino, e il meno riuscito Il Gatto… e il Cappello Matto, del 2003, per la regia di Bo Welch.
Sempre da un racconto di Seuss, nel 2008 ha visto la luce Ortone e il Mondo dei Chi, film d’animazione digitale dei Blue Sky Studios. Con la stessa tecnica viene ora adattato Lorax, diretto da Chris Renaud e Kyle Balda per i ragazzi dell’Illumination Entertainment. Renaud ha collaborato con la stessa casa di produzione sia per Cattivissimo Me che per il sequel, previsto per l’estate 2013. Nonostante il successo di pubblico e a dispetto del titolo, però, Cattivissimo Me si è dimostrato eccessivamente buonista, puerile e banale, difetti di cui pecca anche questo Lorax, pur tenendo conto che si tratta di una fiaba per bambini.
Il film è fedele solo in parte all’opera originale ed omaggia Seuss con alcuni passaggi in rima e richiamando lo stile estetico delle sue illustrazioni. Si tratta sostanzialmente della storia dell’Once-ler che arrivò a distruggere un’intera foresta per costruire una fabbrica nonostante le opposizioni del Lorax, irascibile ma simpatico Guardiano della Foresta. Il film dà il suo meglio proprio nella parte centrale del racconto, quando le creature della foresta cercano di mandare via lo sgradito ospite dando adito ad una serie di gag azzeccate ed esilaranti, esaltate dall’aspetto strambo e simpaticissimo della fauna locale, ad iniziare dagli orsetti.
Per il resto, si tratta di una pellicola abbastanza prevedibile e priva di idee, infarcita di canzoni messe lì solo per vendere qualche disco in più. Curiosamente, il giovane Ted è doppiato dal cantante Zac Efron che però non esegue alcun brano, mentre l’Once-ler, interpretato dall’attore comico Ed Helms, ne ha molte ed è appunto doppiato in italiano dal cantante Marco Mengoni, scadente nella recitazione.
Sulla scia di Antonio Banderas che ha doppiato Il Gatto con gli Stivali di Shrek in inglese, spagnolo ed italiano, quelli della Universal hanno pensato di fare altrettanto qui con Danny De Vito che dà la voce al Lorax in originale con eccellenti risultati e nella nostra lingua con esiti a dir poco imbarazzanti. L’attore sarebbe stato perfetto anche nel ruolo del cattivo del film, l’industriale O’Hare che, vi assicuriamo, sembra la versione cartoon deformed di Cetto Laqualunque, il politico corrotto interpretato dal comico Antonio Albanese, ed è un vero peccato che non sia lui a dargli la voce in italiano.
Il consueto 3D da quattro soldi serve solo ad aumentare il prezzo del biglietto per un film dalla risaputa moraletta ecologista che strappa qualche sorriso e niente di più. Per bambini piccoli piccoli.
