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venerdì, 24 febbraio 2012 - 13:30

Roujin Z (Blu-ray) – Recensione

A vent’anni dall’uscita in Patria arriva in Italia Roujin Z, rocambolesca commedia brillante di denuncia sociale il cui messaggio è ancora oggi attualissimo.

Roujin Z BD1 190x288Roujin Z (Blu-ray)

Regia: Hiroyuki Kitakubo
Realizzazione: A.P.P.P.
Provenienza: Giappone, 14 Settembre 1991
Editore: Kazé, 22 Febbraio 2012
Prezzo: € 24.99, 80 min.,16:9, dts-HD master audio 5.1 giapponese, italiano, francese, tedesco, 2.0 inglese e spagnolo, sottotitoli italiano, inglese, francese, tedesco, olandese

Giappone, prima metà degli Anni Novanta.

Il governo giapponese si trova ad affrontare un delicato argomento sociale, l’invecchiamento della popolazione e la conseguente necessità di dover accudire i propri cari divenuti anziani.

Un aiuto alle famiglie viene proposto dal Ministero della Salute, che, in collaborazione con una compagnia privata, ha sviluppato un macchinario iper tecnologico chiamato “Z-001″ in grado di provvedere a ogni bisogno degli anziani, dal lavarli e cambiarli al preparargli i pranzi, rendendo superflua la presenza e l’assistenza dei parenti.

Haruko è una giovane infermeria volontaria che si prende cura dell’anziano signor Takazawa, quando un giorno il vecchietto viene portato via dal Ministero per testare il macchinario.
Spetterà all’affezionata Haruko e ai suoi compagni di corso far luce sulle zone d’ombra che la nuova tecnologia nasconde.

A venti anni dall’uscita nelle sale, Kazé recupera quello che, presentato in mezza Europa da Manga Video a metà Anni Novanta, possiamo considerare uno dei grandi assenti dell’era delle VHS del mercato italiano degli anime; nel nostro Paese, infatti, giunse soltanto Zed, l’adattamento cartaceo pubblicato da Star Comics prima a puntate su Kappa Magazine dal Dicembre del 1994 al Giugno del 1995 e poi raccolto in volume nel Gennaio del 2007.
Roujin Z, come ci ricorda la copertina, ha visto collaborare personalità importanti ben note anche in Italia come Hiroyuki Kitakubo (Robot Carnival, Le bizzarre avventure di JoJo, Blood The Last Vampire) alla regia, il compianto Satoshi Kon (Paranoia Agent) alla direzione artistica e Katsuhiro Otomo al soggetto originale, sceneggiatura e mecha design.
A questi si aggiunge il tocco morbido e intrigante del character designer Hisashi Eguchi, celebre in Giappone per il manga Stop!! Hibari-kun! (pubblicato su Jump nei primi Anni Ottanta e portato in tv da Toei) e per le sue illustrazioni di soggetti femminili.

Il risultato è 80 minuti di animazione di alta qualità artistica, al servizio di una trama intelligente che prende spunto da un problema realmente vissuto all’epoca e ancora attuale anche nel nostro Paese che con il Giappone condivide un tasso di natalità decisamente basso, per costruire una commedia brillante non priva di momenti drammatici che si interroga, senza scivolare nella retorica fine a se stessa, su una generazione di adulti tutta presa dal lavoro che non ha tempo per accudire personalmente i propri cari e che di contro ripone fiducia nella nuova generazione, quella dei nipoti, affinché non diventino come i propri genitori.
Il tutto raccontato con ironia e inserito in un’accattivante e surreale cornice hi-tech in cui trovano spazio anche bizzarri mecha, protagonisti di spettacolari sequenze d’azione magistralmente animate, a sottolineare i rischi insiti in una cieca fiducia nel progresso tecnologico incontrollato.

La confezione è costituita da un semplice amaray privo di booklet e di qualsiasi altro extra. Il comparto audio video ha potuto godere di una rimasterizzazione in alta definizione per l’uscita giapponese dell’edizione “HD Master Edition” in DVD  del 2005: il video è di più che soddisfacente qualità per definizione d’immagine e resa dei colori, tuttavia pecca nella presenza di grana e dei segni del passaggio del tempo sulla pellicola; l’audio multicanale offre dialoghi limpidi e un buon coinvolgimento nelle sequenze più movimentate.
Il doppiaggio, che vede tra i protagonisti le voci di Emanuela Pacotto e Raffaele Farina, è nella media dei lavori milanesi ascoltabili anche in televisione.

Un’ottima riproposta consigliata a tutti, cui speriamo possa seguire il recupero di altri validi lungometraggi di quel periodo mai arrivati nel nostro Paese; a patto, però, che Kazé arricchisca l’edizione offerta con contenuti extra laddove disponibili.

VOTO: 8

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