­­­­
­­­­
­­­­
martedì, 30 aprile 2013 - 22:56

Hansel & Gretel: Cacciatori di Streghe – Recensione in anteprima

Google+
C’erano una volta Hansel & Gretel, due fratellini, abbandonati nel bosco dai loro genitori, che giunsero a una casa di marzapane, vennero catturati dalla strega che la abitava e messi all’ingrasso per essere mangiati. I due bambini riuscirono però a sfuggire alle grinfie della fattucchiera e a darle fuoco. Crebbero così fianco a fianco diventando due micidiali mercenari cacciatori di steghe.

hansel e gretel poster ita 209x300

Hansel & Gretel: Cacciatori di Streghe

Titolo originale: Hansel & Gretel: Witch Hunters
Genere: Action – Fantasy – Horror
Regia: Tommy Wirkola
Interpreti: Jeremy Renner, Gemma Arterton, Famke Janssen, Peter Stormare
Provenienza: USA, Germania
Durata: 88 min.
Casa di produzione: Paramount Pictures, MGM, Gary Sanchez Productions
Distribuzione (Italia): Universal Pictures International Italy
Data di uscita: 25 gennaio 2013 (USA), 1 maggio 2013 (Italia)


A Hollywood sembra essere tempo di streghe. E’ uscito a marzo nelle sale Il Grande e Potente Oz di Sam Raimi con le bellissime Mila Kunis, Rachel Weisz e Michelle Williams nei ruoli di streghe buone e malvagie. A porre idealmente fine all’inquietante sabba delle fattucchiere proposto da Rob Zombie nel suo Le Streghe di Salem, uscito proprio la settimana scorsa in Italia, arriva questo immaginifico sequel della favola classica di Hansel & Gretel.

In veste di produttore troviamo curiosamente l’attore comico Will Ferrell. Alla regia c’è il norvegese Tommy Wirkola che si era già messo in mostra con il divertente Dead Snow, horror con zombi nazisti ispirato a La Casa di Sam Raimi (di cui uscirà la settimana prossima il remake) e agli splatter di Peter Jackson. Proprio in questi giorni, tra l’altro, Wirkola sta girando Dead Snow 2 ed è già stato annunciato il sequel di questo Hansel & Gretel: Cacciatori di Streghe.

L’ipotesi di dare un sequel alla fiaba dei fratelli Grimm è suggestiva. Traumatizzati dall’abbandono dei genitori e dall’incontro con una strega, come sono cresciuti i due fratellini? In attesa di tornare ad indossare i panni di Occhio di Falco nella saga dei Vendicatori Marvel, Jeremy Renner è un Hansel duro e un po’ sbruffone, addirittura diabetico a causa dei dolci che la strega lo costrinse a mangiare da piccolo, peccato si tratti di un dettaglio che non avrà alcun rilievo nella storia. La splendida Gemma Arterton, vista in Tamara Drewe e che ritroveremo in Gemma Bovery, entrambi tratti da fumetti di Posy Simmonds, è una Gretel grintosa e dolce al tempo stesso con qualche punta di malinconia.

Famke Jannsen, la Jean Grey della saga cinematografica degli X-Men, conferisce la giusta perfidia alla strega Muriel. Il caratterista Peter Stormare (Armageddon, Bad Boys 2, Minority Report, The Last Stand) è l’inetto sceriffo inquistore Berringer. Ad addolcire il carattere rude di Hansel pensa la graziosa Mina, interpretata dalla finlandese Pihla Viitala. Thomas Mann è il giovane entusiasta Ben, aspirante cacciatore di streghe. E poi c’è il troll Edward, sulle cui reali intenzioni non vi diremo nulla.

Il film segue la scia di prodotti come Van Helsing e La Leggenda del Cacciatore di Vampiri, senza scadere nel kitsch e forte di una buona dose di autoironia. Non risparmia nulla sul piano della violenza e si lascia andare ad esagerate e divertite secchiate di splatter. Gli elementi steampunk nell’arsenale di Hansel & Gretel non sono eccessivi e non stonano con il contesto. Troppo carico il make-up delle streghe e del troll a conferire ai personaggi più un aspetto da fantasy per bambini che da horror per adulti.

Anche in Dead Snow, Wirkola si era divertito con gli effetti artigianali ma, in questo caso, si ritrova a gestire con qualche difficoltà anche un impianto visivo alla Paul W.S. Anderson (Resident Evil e il pure steampunk I Tre Moschettieri) con qualche effettaccio digitale, un pizzico di slow-motion e un 3D rozzo sfruttato solo per lanciare oggetti o spruzzi di sangue in faccia al pubblico senza autentico coinvolgimento sensoriale.

E’ un film senza pretese, giustamente sopra le righe, con una trama prevedibile e di poco conto ma spassoso quanto basta. Se tutte le favole classiche venissero rilette in queste modo ci risparmieremmo insopportabili stupidaggini emo come Cappuccetto Rosso Sangue e Biancaneve e il Cacciatore e ci divertiremmo molto di più.


Voto: 6


Autore Articolo

Reporter freelance, critico cinematografico e fumettistico, ambisco a lavorare per il Daily Planet.
Leggi tutti gli articoli di Stefano Dell'Unto