Resident Evil Damnation – Recensione
La Repubblica Slava dell’Est, un piccolo paese nato dalle ceneri dell’ex-Unione Sovietica, è dilaniata da una guerra civile tra il governo oligarchico e i ribelli che lottano per la libertà. Leon Scott Kennedy, agente speciale USA, viene inviato sul posto per verificare se le voci sull’impiego di B.O.W. (Bio Organic Weapon) siano fondate. Quando i suoi superiori decidono di annullare la missione e di non intromettersi nel conflitto, Leon decide di fare di testa sua e prosegue nell’indagine.
Resident Evil Damnation
Titolo originale: Biohazard Damnation
Genere: Animazione – Horror
Regia: Makoto Kamiya
Interpreti (doppiatori-motion capture): Matthew Mercer-Kevin Dorman, Courtenay Taylor-Jolene Anderson, Dave Wittenberg-David Earnest
Provenienza: Giappone
Durata: 91 min.
Prezzo: € 14,99 (DVD), € 19,99 (Blu-Ray)
Casa di produzione: Capcom, Sony Pictures
Distribuzione (Italia): Sony Pictures
Data di uscita: 25 ottobre 2012 (Italia)
Resident Evil Damnation è il secondo film d’animazione in CGI che fa da spin-off alla saga videoludica e introduce ai fatti di Resident Evil 6, uscito lo scorso 2 ottobre. Sono trascorsi tredici anni dalla distruzione di Raccoon City e due anni dai fatti di Resident Evil 5 e le mostruose armi bio-organiche generate dall’Umbrella Corporation vengono utilizzate dai terroristi.
Alla regia torna Makoto Kamiya che aveva già diretto il primo titolo d’animazione, Resident Evil Degeneration. Stavolta però non si limita a realizzare un prodotto puramente commerciale che ricalca gli schemi del videogame in maniera piuttosto prevedibile ma parte da una sceneggiatura più ragionata nella quale lickers e Tyrant non sono più soltanto mostri da abbattere ma assumono valenza metaforica socio-politica come George Romero insegna.
Leon, uno degli indiscussi protagonisti della saga, viene catturato dai ribelli che utilizano le B.O.W. come armi contro le forze governative. Chi è avvezzo al videogame conosce già le plagas, organismi che vengono impiantati negli esseri umani così da poterli controllare telepaticamente attraverso la plaga regina. In questo caso, i ribelli inseriscono le plagas nei lickers e la regina è impianatata nel corpo di un membro del Consiglio degli Anziani che guida la ribellione (ed è caratterizzato da un paio di baffi alla Stalin).
L’eroe dei ribelli è comunque Sasha, coraggioso ed idealista nonché perno emotivo della storia. Più sopra la righe la caratterizzazione del fratello. D’accordo che sia un appassionato di cibo, film e cultura americana in generale, ma chiamarlo J.D., farlo atteggiare come un rapper e fargli dire “Yo, man!” è un po’ esagerato.
Mentre la capitale pullula di cittadini infetti da plagas, Svetlana Belikova, glaciale Presidente del paese, ricorre all’aiuto della bellissima spia Ada Wong, amatissimo personaggio della serie che ha intrecciato un complesso legame di amore-odio con Leon e si spaccia qui per un agente dell’anti-bioterrorismo. L’elemento interessante della storia è che entrambe le fazioni hanno le loro colpe e non c’è una distinzione netta tra buoni e cattivi come avviene di solito nella saga.
Il film è molto divertente. Il livello d’animazione in motion capture non raggiunge i livelli del Tintin di Spielberg o del Canto di Natale di Zemeckis ma è comunque notevole sia nelle movenze dei personaggi che nelle ricostruzioni scenografiche dettagliatissime e illuminate in maniera suggestiva. La regia regala qualche sequenza in soggettiva che amplifica l’atmosfera videoludica e funziona molto più di tanti mockumentary da quattro soldi. Non vengono risparmiate buone dosi di splatter, le sequenze d’azione sono spettacolari e ci sono efficaci momenti di tensione.
Nonostante qualche risvolto non originalissimo nelle principali linee narrative, la storia risulta gradevole. Particolarmente simbolico lo scontro tra i Tyrant, che significa appunto “Tiranno” (ed hanno qui curiosamente l’aspetto dei Progenitori di Prometheus) e i Lickers schiavizzati dalle Plagas. Toccante l’epilogo durante i titoli di coda che offrono anche un lungo trailer di Resident Evil 6. Molto migliore del primo capitolo e di gran lunga superiore alla saga cinematografica live.








