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sabato, 21 aprile 2012 - 01:11

The Avengers – Recensione in anteprima

Il percorso iniziato dai Marvel Studios con Iron Man e proseguito con L’Incredibile Hulk, Iron Man 2, Thor e Captain America: Il Primo Vendicatore, trova il suo compimento in quello che può essere definito il primo vero maxi-crossover supereroistico nella storia del cinema. Quando la Terra è in pericolo, i più potenti tra i supereroi fanno fronte comune unendosi nel team noto come I Vendicatori, creato nel 1963 da Stan Lee e Jack Kirby.

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Titolo originale: The Avengers
Genere: Cinecomic – Supereroi – Fantascienza
Regia: Joss Whedon
Interpreti: Robert Downey Jr., Chris Evans, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Jeremy Renner, Mark Ruffalo, Tom Hiddleston, Samuel L. Jackson.
Provenienza: USA
Durata: 140 min.
Casa di produzione: Marvel Studios
Distribuzione (Italia): Walt Disney Pictures
Data di uscita: 25 aprile 2012 (Italia), 4 maggio 2012 (USA)


L’onore e l’onere di portare sul grande schermo il supergruppo Marvel tocca a Joss Whedon, creatore della serie tv Buffy – L’Ammazzavampiri, co-sceneggiatore di X-Men e Captain America nonché regista della scena dopo i titoli di coda di Thor. Se il tono dei cinque film che hanno composto la saga finora era abbastanza leggero e con un occhio di riguardo per i bambini, a causa anche del marchio Disney, ci si poteva aspettare altrettanto da questa sesta e non ultima trasposizione. Stavolta, però, la componente comica è talmente marcata da sovrastare qualsivoglia pretesa epico-drammatica e il film scade fin da subito nel ridicolo, ahimé, volontario.

Andiamo con ordine. Il soggetto è di una banalità immane. Nell’epilogo di Thor, proprio nella scena diretta da Whedon, scoprivamo come Loki, fratellastro e avversario del Dio del Tuono, avesse preso possesso dello scienziato Erik Selvig per studiare il Cubo Cosmico, anche conosciuto come Tesseratto, già nelle mani del nazista Teschio Rosso durante la seconda guerra mondiale come visto nel successivo Captain America di Joe Johnston. Il film di Whedon si apre con Loki che ruba il manufatto per invocare -chi l’avrebbe mai detto?- una razza aliena e, pensate un po’, dominare il mondo. Gli extraterrestri in questione sono i bellicosi Chitauri, creati da Mark Millar e Bryan Hitch come versione degli Skrull nell’universo fumettistico alternativo Ultimate.

Nick Fury, capo dell’organizzazione spionistica SHIELD a difesa della Terra, inizia il reclutamento dei supereroi per respingere l’imminente invasione. Da qui in avanti il film è completamente campato per aria, pieno di scene appiccicate insieme col nastro adesivo e una sceneggiatura che pare un groviera. Vengono escogitati tutta una serie di pretesti per far combattere i supereroi tra di loro. Naturalmente nessuno si fa davvero male e finisce tutto a tarallucci e vino. A onor del vero molte storie Marvel prima maniera seguivano lo stesso canovaccio ma si trattava pur sempre dei più ingenui anni ’60-’70.

Leader del gruppo è un Captain America noioso e bacchettone, con un costume orrendo e una maschera che non copre a sufficienza il volto inespressivo di Chris Evans. Robert Downey Jr. ormai sta sullo schermo solo per gigioneggiare con le sue mille smorfie, ammiccamenti e dialoghi comici. Nelle scene in cui Iron Man è in azione, il regista sembra preoccuparsi soprattutto di mostrare il volto dell’attore all’interno del casco. Non a caso, nella locandina, sia Downey Jr. che Evans compaiono a volto scoperto. Evidentemente, chi di dovere ha pensato che i volti degli attori fossero più importanti degli elementi iconografici che costituiscono il mito supereroistico.

Anche quanto di buono, o almeno di discreto, fatto nei film precedenti va a farsi benedire. Il Thor di Chris Hemsworth dovrebbe vivere un conflitto ambiguo con Loki, arriva a difenderlo di fronte agli altri supereroi rivendicando con orgoglio la loro fratellanza. Quando qualcuno gli ricorda che il malvagio ha appena ucciso un bel po’ di innocenti, Thor fa spallucce e liquida tutto con una battuta: in fondo sono solo fratellastri. Lo stesso Loki è molto più sopra le righe e meno shakespeariano che nel film di Branagh e sembra più che altro un villain uscito da un episodio dei Power Rangers come pure il leader dei Chitauri.

Non c’è traccia di quanto visto ne L’Incredibile Hulk di Louis Leterrier. Mark Ruffalo, che eredita da Edward Norton il ruolo di Bruce Banner, sta sullo schermo solo ad imbastire alcuni dialoghi (fanta)scientifici inutili e noiosi, in attesa di togliere il disturbo diventando un Hulk brizzolato. Al termine di uno scontro con le forze aliene, Thor e Hulk si ergono vittoriosi fianco a fianco in un momento che dovrebbe risultare emozionante e suggestivo quand’ecco che il Golia Verde sferra un pugno del tutto gratuito al Dio del Tuono scaraventandolo fuori dall’inquadratura e suscitando l’ilarità del pubblico. Davvero epico.

Dopo Iron Man 2, Scarlett Johansson torna a vestire i panni di Vedova Nera, definita da Loki una “vulvetta lamentosa”. E’ il personaggio che ne esce un pochino meglio, viene approfondita un po’ di più rispetto ai compagni, non che ci volesse molto, e mantiene una sua diginità. Appena accennata la sua relazione sentimentale con Occhio di Falco, o “Legolas”, come lo chiama Iron Man, già apparso brevemente in Thor. Lo interpreta il bravo Jeremy Renner che qui è malvagio per buona parte del film. Non ci si aspetti però conflitti etici o emotivi. Che i bambini non si preoccupino: è semplicemente e banalmente posseduto dal potere di Loki, quindi gli si perdona tutto.

Passando allo SHIELD, gli agenti maschi giocano ai videogames sulla plancia dell’Helicarrier in piena crisi mentre le donne sono tutte modelle. Nick Fury, di nuovo Samuel L. Jackson, va avanti con i soliti cliché da bravo Colonnello “bastone e carota” sul tipo “La squadra non funzionerà finché non sarete disposti a cooperare. Vogliamoci bene. Tutti per uno, uno per tutti.”

Torna anche l’agente Phil Coulson, interpretato da Clark Gregg, che finisce per diventare paradossalmente il motore emotivo del film. Non sveleremo il motivo ma ad un certo punto si comincia a parlare solo di Coulson. Per sessant’anni i fans hanno atteso un cinecomic su I Vendicatori e devono stare lì a preoccuparsi di un personaggio insignificante che neppure esiste nell’opera originale.

La bellissima Cobie Smulders è l’agente Maria Hill che fa solo da tappezzeria con tanti bei primi piani che ne esaltano gli occhi azzurri e nient’altro. Lo stesso vale per Gwyneth Paltrow, già spaesata in Iron Man 2, qui ha due scene totalmente facoltative. Natalie Portman, buon per lei, compare solo in foto nel ruolo di Jane Foster, amore di Thor.

C’è naturalmente tanta azione, con buoni effetti speciali e la consueta riconversione in 3D totalmente inutile, al servizio di una storiella insulsa. Lo scontro finale con gli alieni è la brutta copia delle grandi battaglie viste in Transformers 1 e 3. Non c’è dramma, non c’è tragedia, tutto viene ridicolizzato in continuazione da battutacce e gag da cartoon che finiscono per rendere il film una parodia. Dopo la brutta colonna sonora di Captain America, Alan Silvestri realizza qui un tema anonimo che si dimentica in fretta.

E’ un film che incasserà quello che deve incassare e piacerà ai bambini, un intrattenimento comico con tanta action scontata, ma il mito moderno andrebbe trattato con maggior rispetto e rigore. Naturalmente, durante i titoli di coda c’è la solita scena che introduce il villain dell’immancabile sequel. E la barzelletta continua.


Voto: 4

Autore Articolo

- Reporter freelance, critico cinematografico e fumettistico, ambisco a lavorare per il Daily Planet.

Mostra 46 Commenti
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  1. Davide Zilli scrive:

    Io non sono troppo d'accordo su alcune cose (non vuole essere una critica, ma solo questione di gusti personali), gli darei anche un bel sette/otto, in sala mi son divertito e il tempo è volato, cosa che a mia parere debba servire un film del genere, in più da lettore marvel ormai da 10 (che possono essere pochi, ma anche tanti anni) mi son ritrovato abbastanza.
    Comunque mi trovi pienamente d'accordo su Cap e Thor, mentre io ho preferito questo hulk al precedente.

  2. Vabbè ma da na roba del genere mica può uscire un capolavoro della storia del cinema. Quando esce ce vado a vedello con la dovuta calma. La roba che aspetto con ansia di vedere è ben altra….

  3. Tutto quello che ha scritto Dell'Unto lo ribaltate e allora avrete la recensione corretta ;-)

  4. Solo a Dell'Unto non è piaciuto, il resto del mondo ne parla con toni entusiastici!
    Per il momento siamo a 9,1 di media su IMDB….

  5. Ahahaha l'unica recensione negativa che ho letto su decine (tra italiane e americane). Su Rotten sta al 96%. Ma c'è sempre qualcuno che vuol andare controcorrente perché fa figo.

  6. Nicola Alaimo scrive:

    Gli altri film della Marvel mi erano piaciuti poco, speravo che almeno in questo si sarebbero impeganti di più. Chi se ne importa delle altre recensioni, basta vedere il trailer per vedere lo scopiazzamneto da Transformer.

  7. Benito Esposito scrive:

    recensione esagerata e palesemente prevenuta. se la maggior parte del pubblico e della critica sta amando questo film, cosa vuol dire ? che sono tutti pazzi, me compreso ? direi proprio di no. E non sono un fan sfegatato a prescindere dei film Marvel: ad esempio Thor lo trovo insignificante, cosi come Captain America carino ma nulla più. Ho visto l'anteprima, ed è un film che ti prende dall'inizio alla fine, non c'è un calo, ti emoziona, ti diverte, ti spiazza con alcune scene forti, ogni personaggio è trattato alla pari. Sono d'accordo solo sulla OST onestamente sempliciotta e Silvestri non è un fesso qualunque, e sulla CGI degli alieni onestamente inferiore alla CGI vista in altri film. Il pubblico in sala ha applaudito almeno una decina di volte. E considerato che vado al cinema da 15 anni ormai e ne ho visti di film dall'osceno al bellissimo, solo un paio di volte mi è capitato di sentire un applauso. Io non so cosa ci aspetti da questo tipo di film, sembra quasi che ci si aspetti il capolavoro intellettuale da consegnare alla storia del cinema. Io personalmente lo reputo il miglior film di supereroi mai fatto (Batman Dark Knight è un capitolo a parte) e per fortuna non sono l'unico a pensarlo. Con questo non voglio dire che bisogna accordarsi alle idee della massa, ma se si scrive una recensione cosi negativa di un film cosi elogiato, bè direi che bisognerebbe fare due passi indietro sulla visione critica di un film

  8. scusate la domanda ma il fil uscira mercoledi giusto
    ?

  9. Marco Merry De Sanctis scrive:

    Siete credo gli unici ad aver fatto una recensione negativa non so se farvi i complimenti perchè almeno criticate anche o mandarvi a cagare perchè magari l'avete fatto solo per andare contro.

  10. Visto che vengo accusato di scrivere recensioni solo per andare contro o per essere figo, eccovene due di colleghi che erano con me all'anteprima: http://prontoallaresa.blogspot.it/2012/04/ultimates-il-film-la-recensione.html

  11. Io invece concordo con Dell'Unto. Il mondo è bello perché è vario!

  12. Giuseppe Gioè scrive:

    Il tuo avatar spiega la recensione. Scommetto che superman returns fu un capolavoro, ve' ?

  13. Guidi scrive:

    Ragazzi, non lasciatevi influenzare dalle recensione. La risposta a un prodotto è strettamente individuale.
    Conosco bene l’ambiente della critica, visto che ne faccio parte. Tanti sono in buona fede, tanti parlano per partito preso, altri sono inevitabilmente condizionati dalle proprie simpatie.
    Basta guardare anche i giudizi sui singoli film dei grandi quotidiani. A volte, per uno stesso film, si passa da un “pessimo” di Repubblica a un “ottimo” del Corriere della Sera.
    Consiglio: prima di guardare un film, mai leggere una recensione. Saranno le vostre reazioni emotive a giudicarlo!

  14. Vediad scrive:

    confermo con quanto ha detto Guidi.

    A me personalmente il film è strapiaciuto e sicuramente non sarebbe stata una critica supernegativa al fermarmi dall’andare a vedere il film che da tanto tempo aspettavo.
    Le recensioni sono importanti, ma ricordiamoci che comunque ognuno ha i suoi gusti.

  15. Jigga scrive:

    Il mondo è bello perchè è vario, fa riflettere però che in America ed in Inghilterra anche i critici più prevenuti ne hanno parlato MOLTO bene… Il fatto che il film sia un Bockbuster, non vuol dire che non debba essere un buon prodotto.

  16. Stefano Dell'Unto scrive:

    Giuseppe, cosa c’entra il mio avatar che è preso da Superman Earth One con Superman Returns che è un film di Singer? A ‘sto punto potrebbe pure essere un riferimento al Superman di Donner che era sì un capolavoro.

  17. Luca scrive:

    COMPLIMENTI per la professionalità!!! Ma ti sembra minimamente intelligente scrivere che Occhio di Falco è posseduto da Loki così, senza nemmeno farsi venire in mente che FORSE potebbe essere uno spoiler??? Soprattutto per il fatto che nessuno ha ancora avuto l’occasione di vedere il film a parte quelli andati alle anteprime!!! E pure la scena con Hulk e Thor, non sarà chissà quale rivelazione ma non puoi spiattellare le cose come se tutti l’avessero già visto (e poi mi sembra alquanto improbabile che Hulk molli un cazzotto a Thor così senza ragione: o sono tutti stupidi e quindi se ne fregano oppure sei tu a non aver capito il motivo). Poi leggere che questo Hulk è peggiore di quello di Leterrier… cioè Norton sarà anche bravo, ma Hulk era penoso, e quanto a banalità è decisamente duro da battere, qui almeno è una versione più fedele… Poi cosa volevi, che nel primo film con i Vendicatori uniti scoppiasse la Guerra Civile e Iron Man ammazzasse Cap??? Mica deve finire per forza in malora un film sui supereroi per essere giudicato ben fatto, non si può usare il tono del Cavaliere Oscuro per tutto!!! E potresti evitare anche di dire che nella scena segreta viene introdotto un altro villain, grazie. Mi sembri Mollica quando ha detto che alla fine di Bastardi Senza Gloria uccidevano Hitler… quando impari a fare una recensione senza spoilerare mezzo film fammelo sapere, grazie.

  18. Stefano Dell'Unto scrive:

    Occhio di Falco che viene posseduto da Loki succede all’inizio del film, è l’incipit del personaggio, esattamente come dire che Nick Fury deve mettere insieme una squadra per respingere l’invasione. Un accenno di trama lo si deve dare. Sui risvolti non ho detto nulla. (E infatti, su fb, un lettore ha condiviso la rece avvertendo che non ci sono spoiler). Se quello su Hulk e Thor me lo chiami spoiler, allora ti accontenti veramente di poco. E in quel momento lì il pugno non ci stava. E’ solo per far ridere il pubblico. Che nella scena segreta venga introdotto un altro villain è stato detto e ripetuto da produttori, regista e organi di stampa prima ancora dell’anteprima. E non ho rivelato il villain. Sul film non ho altro da dire. Leggo Marvel da 26 anni e, per me, i Vendicatori non sono questi.

  19. Luca scrive:

    Sarà pure l’incipit ma è comunque una parte importante di trama, non mi pare di aver visto in nesun trailer Occhio di Falco comandato da Loki, mentre che Nick Fury metta insieme i Vendicatori è ovvio anche solo leggendo la sinossi di 4 righe… E comunque il finale segreto è definito tale perchè è segreto, io finora ero riuscito a non spoilerarmelo da nessuna parte, ok che non hai detto il nome del villain ma potevi anche evitare di citarlo, non avrebbe influito sulla recensione. Poi ovvio che non lo chiamo colpone di scena Hulk che picchia Thor, ma sinceramente mi sembra proprio strano che non vi sia alcun motivo, basti pensare al caratterino di Hulk, non stiamo parlando della Vedova Nera che assassina un Vendicatore a sangue freddo eh. Comunque la semplicità di trama non è sempre sinonimo di banalità, basti pensare ad Avatar che sarà pure un Pocahontas con gli alieni ma è fatto con i controfiocchi. Una cosa è il fumetto, in cui puoi scrivere di tutto dilazionandolo magari in archi narrativi il cui completamento è visibile solo dopo anni, un’altra è comprimere il tutto in un film. Mi sembra ci sia abbastanza carne al fuoco, e ciononostante leggo ovunque che hanno dato spazio a tutti i personaggi, anche ai minori come Occhio di Falco. Fatto sta che resta comunque un Vendicatore minore rispetto ai Big 3, prova ne è che persino nei fumetti non ha mai avuto una testata propria (non al livello di quelle di Iron Man, Thor o Cap). Se si fossero messi a caratterizzarlo per filo e per segno (oltretutto non è che abbiano cancellato le sue origini, semplicemente hanno attinto più dall’universo Ultimate) avrebbero puntato troppo su di un solo personaggio, sbilanciando il film. Se per caso faranno un film su Occhio di Falco anch’io mi aspetto che venga analizzato maggiormente il personaggio, ma fino ad allora rimarrà comunque un comprimario, seppure importante, perchè è nato per essere quello.

  20. Luca scrive:

    Appena visto il film, molto bello. Hulk molla un cazzotto a Thor quasi “amichevole” (Thor non si fa nulla), perchè comunque si erano mazzulati prima sull’Elicarrier e aveva un conto in sospeso, ma non direi che è insensato, anzi è una buona mossa per sdrammatizzare un minimo senza cadere nel ridicolo… In ogni caso viene dato un perfetto spazio a tutti i personaggi, non è assolutamente un Tony Stark show (comunque viene approfondito fra gli altri il personaggio di Iron Man, e in maniera sottile ma decisa). Coulson diventa l’elemento sentimentale non perchè ha una bella faccia e fa qualche battutina, ma perchè rappresenta l’uomo medio, ovvero il tipo di persona per cui i Vendicatori lottano, a ricordare che il loro compito, il loro obiettivo primario, è sempre quello di difendere la gente, sennò tutto il film si sarebbe ridotto a una scazzottata fra superesseri e si sarebbe perso di vista il motivo nobile per cui gli Avengers si riuniscono. Io leggo Marvel da un paio di anni, e sono pronto a dire che non tutti i film Marvel sono stati ben concepiti, ma se si analizzassero certe cose più a fondo non si sparerebbero recensioni da 4 giusto per farsi belli.

  21. Stefano Dell'Unto scrive:

    Non ho detto che il pugno di Hulk a Thor era insensato. Ho detto che era gratuito ed era messo lì solo per far ridere il pubblico. Nel fumetto gli Avengers non hanno bisogno che muoia Phil Coulson per riunirsi. C’è un’armata aliena che sta per attaccare la Terra. Dovrebbe essere una ragione più che sufficiente. Il mio parere non cambia. Leggo Marvel da 26 anni e continuo a dire che, per il sottoscritto, i Vendicatori non sono questi. Detto questo, ho recensito un film, non ho insultato nessuno né ho mancato di rispetto alle idee di nessuno, quindi vediamo di moderare i toni. Ciascuno è libero di spendere i suoi soldi per vedere quello che vuole. Per quel che mi riguarda, sono contento di essere stato invitato all’anteprima stampa, almeno non ho il rimpianto di aver buttato i miei soldi (col prezzo raddoppiato per un 3D scadente, oltretutto. Ti sei divertito? Buon per te. Io preferisco il linguaggio più drammatico ed epico usato per gli X-Men, Spider-Man, Batman, Superman, V for Vendetta o Watchmen.

  22. Ilario scrive:

    Tutto molto giusto,se non fosse che:
    -V for Vendetta ha una fortissima connotazione politica…farne un action-movie con mitragliate e grattacieli crollati sarebbe stato ababstanza ridicolo.E se parliamo di fedeltà al fumetto,l’adattamento cinematografico di McTeigue è uno stupro del fumetto originale ben più di quanto lo sia questo The Avengers.
    -Watchmen:come sopra.Se i plot fumettistici che stanno alla base sono diversi come il giorno e la notte,pretendere che i film derivati si sviluppino in maniera simile è semplicemente ridicolo.
    -Batman:se ti riferisci ai film di Nolan,ok….ma parliamo di capolavori (oddio,il secondo si) creati da quello che considero il miglior regista in attività.Insomma “The Dark Knight” è un metro di paragone arduo per QUALSIASI film,non solo per The Avengers.E gli altri film di Batman sono ciofeche di livello assoluto
    -I film degli X-men?Buon dio…..i film di Superman???

    La verità è che l’impostazone ironica e dissacrante voluta da Whedon potrà non piacerti,ma è perfetta per la trasposizione di un fumetto come The Avengers (non so cosa tu abbia letto per 26 anni),in cui tre quarti dei dialoghi sono fatti da battute e frecciatine tra i vari Thor,Tony Stark e Steve Rogers.Eroi che certo arrivano a stimarsi e a rispettarsi profondamente,ma che in comune hanno davvero poco o nulla.
    Il rapporto tra i due membri fondatori degli Avengers (Ironman e Capitan America) è del tutto diverso da quello di profonda amicizia che hanno,ad esempio,Superman e Batman nella Justice League.

    Tanto per fare un esempio,un evento come Civil War non avrebbe mai diviso la Justice League alla maniera in cui ha diviso i Vendicatori.

    Non dico che il flm sia perfetto,ma non è vero che “questi non sono i Vendicatori”.Questi sono proprio i Vendicatori,e questo è un film che ne coglie benissimo lo spirito di fondo e che,tolti i Batman di Nolan e (forse) il primo Spiderman di Sam Raimi,per me è il miglior hero-movie mai fatto.

  23. Dina M scrive:

    ho letto diverse recensioni negative che mi hanno lasciato perplessa, è davvero così televisivo e pieno di battute infantili il film?
    stasera cmq lo vedrò in 3d, speriamo non mi giri la testa :p

  24. Luca scrive:

    Superman non mi sembra proprio un filmone serio alla Nolan, e funziona lo stesso (ovviamente parlo dei primi 2 di Donner), Spider-Man men che meno, è serioso quando dev’esserlo ma anche quel film non si prende troppo sul serio, perchè è giusto così. Anche gli X-Men avrebbero potuto essere molto più dark, ma questo non significa che avrebbe giovato al film. Per quanto riguarda Watchmen e V per Vendetta sono tratti da fumetti Vertigo, quindi è naturale che abbiano un tono differente. Poi 20 minuti di battaglia finale non li definiresti epici? E non stiamo parlando di Michael Bay che riprende come mia nonna col Parkinson, parlo di una regia spettacolare ed attenta comunque a rendere chiara ogni scena. Sto benedetto pugno di Hulk a Thor, ma è un delitto far ridere la sala? Cioè capisco Iron Man 2 che sembrava una commedia, ma qui momenti seri e drammatici ce n’è (penso solo al dialogo fra Banner e la Vedova). In ogni caso non voglio cambiare l’opinione di nessuno, ma solo mi sembra di notare che alcune cose semplicemente tu non le abbia colte. L’agente Coulson non è in sè importante, ma è importante quello che rappresenta: il fan che fa la raccolta delle figurine di Cap, l’uomo medio che vede il proprio mondo devastato da forze più grandi di lui, sono esattamente QUESTI i motivi per cui si sono riuniti gli Avengers! E’ molto più “ingenuo” il motivo per cui si sono riuniti nei primissimi numeri della Golden Age, tant’è vero che ha subito un’evoluzione col tempo, basti pensare al lavoro di Bendis o a Civil War, in cui Cap capisce che la lotta intestina danneggia solo quelli loro stessi hanno sempre cercato di proteggere, ovvero le persone.

  25. Stefano martin scrive:

    Non farti scudo del fatto che leggi i vendicatori da 26 anni. Io li leggo dallo stesso tempo e ti dirò,i vendicatori non sono troppo diversi da quelli cinematografici. I personaggi ci sono e nessuno è lasciato fuori,interagiscono tutti in maniere non sempre eccelse ma la maggior parte delle volte fedeli allo spirito della versione del personaggio da cui sono tratti. Il tono del film è volutamente semiserio e se si eccettua lo scontro finale hollywoodiano(comunque spassoso da vedere e che rappresenta efficacemente il tipo di minaccia estrema che i vendicatori affrontano ogni volta)gli impedisce di divenire pesante o patetico,o forzatemnte epico come tanti film moderni. La tua è stata la prima recensione da me letta,prima anche di vedere il film e mi sono sforzato di vederlo coi tuoi occhi, già deluso da cap e iron man 2. Fortunatamente ho fallito. Il film merita tutti gli onori che ha ricevuto. Mi chiedo come fossero i vendicatori che volevi vedere tu.

  26. Teo Aversano scrive:

    “L’onore e l’onere di portare sul grande schermo il supergruppo Marvel tocca a Joss Whedon, creatore della serie tv Buffy – L’Ammazzavampiri, co-sceneggiatore di X-Men e Captain America nonché regista della scena dopo i titoli di coda di Thor. Se il tono dei cinque film che hanno composto la saga finora era abbastanza leggero e con un occhio di riguardo per i bambini, a causa anche del marchio Disney, ci si poteva aspettare altrettanto da questa sesta e non ultima trasposizione.”

    Non fosse per il fatto che questo è il primo Marvel Movie con alle spalle la Disney a tutti gli effetti…

    “Stavolta, però, la componente comica è talmente marcata da sovrastare qualsivoglia pretesa epico-drammatica e il film scade fin da subito nel ridicolo, ahimé, volontario.”

    La componente comica è marcata sull’imprimatur dato dal primo film di Iron Man e sul suo seguito, pur senza scaderne negli eccessi. Quest’osservazione, questo “scadere nel ridicolo”, però, è estremamente approssimativo: il film riesce a tenere buoni momenti di tensione emotiva e accompagnarli con ritmo a scene più leggere e pienamente godibili con un sorriso sulle labbra. Una caratteristica fondamentale che ha attraversato tutti i Marvel Movies (alcuni più, altri meno) è il distacco dalla versione funebre e buia del Batman di Nolan (attenzione: che io apprezzo ENORMEMENTE); in questo senso è stata notevole la scelta, e coraggiosa, di puntare su una vasta frangia di pubblico che non cerca necessariamente il dramma, la profonda introspezione psicologica, la tensione in un film di supereroi.
    Filologicamente, poi, l’approccio di Whedon è ampiamente coerente con il tono e lo stile della Golden Age (di cui è grande fan), ossia un mondo ricco di colori, di luce, di momenti alti e momenti comici, dove l’azione la fa da padrona sulla trama che va a delinearsi.
    -
    Passo indietro: Stan Lee era solito portare in redazione bozze e canovacci di storie che venivano immediatamente passate al Re (Jack Kirby!) perchè stendesse le tavole una di seguito all’altra, dettasse lui il ritmo dell’azione e degli scontri. Lee, poi, interveniva in un secondo momento inserendo i dialoghi e i testi che avrebbero arricchito la fruizione del lettore (e, spesso, si sarebbero dimostrati più che ridondanti rispetto alla grande capacità narrativa della matita di Kirby). Questo piccolo preambolo per dire: i Comics dei Vendicatori sono NATI per essere action-driven, è più che giusto che il taglio scelto da Whedon fosse caricare il lato della bilancia dell’azione e alleggerire il piatto della sceneggiatura “epico/psicologica”.

    “Andiamo con ordine. Il soggetto è di una banalità immane.”

    Come tutti i soggetti che parlano di invasioni aliene e lotte tra mondi diversi, quindi. Il soggetto è classico, non banale.

    “Nell’epilogo di Thor, proprio nella scena diretta da Whedon, scoprivamo come Loki, fratellastro e avversario del Dio del Tuono, avesse preso possesso dello scienziato Erik Selvig per studiare il Cubo Cosmico, anche conosciuto come Tesseratto, già nelle mani del nazista Teschio Rosso durante la seconda guerra mondiale come visto nel successivo Captain America di Joe Johnston. Il film di Whedon si apre con Loki che ruba il manufatto per invocare -chi l’avrebbe mai detto?- una razza aliena e, pensate un po’, dominare il mondo.”

    Mi fa piacere che ci si potesse aspettare qualcosa di diverso…

    “Gli extraterrestri in questione sono i bellicosi Chitauri, creati da Mark Millar e Bryan Hitch come versione degli Skrull nell’universo fumettistico alternativo Ultimate.”

    Bene, wikipedia funziona ancora a quanto vedo :-)

    “Nick Fury, capo dell’organizzazione spionistica SHIELD a difesa della Terra, inizia il reclutamento dei supereroi per respingere l’imminente invasione. Da qui in avanti il film è completamente campato per aria, pieno di scene appiccicate insieme col nastro adesivo e una sceneggiatura che pare un groviera.”

    E quest’ultima affermazione è ampiamente ingiusta. La sceneggiatura non ha buchi (come, spiace dirlo, avveniva per The Dark Knight -comunque uno dei miei film preferiti in assoluto-) e fila tranquilla da punto A fino a punto Z, come ci si aspetterebbe. Anzi no, con alcuni piccoli twist gradevoli e moderatamente spiazzanti, anche per un appassionato lettore di Comics statunitensi. La sceneggiatura di Whedon e Penn fa il suo lavoro onesto per tenere un buon ritmo narrativo e un buon bilanciamento tra le varie “all star” che compongono il cast (personaggi e attori, intendo). È vero che indugia più sul lato leggero e “comico”, ma grazie al cielo! The Avengers è un buon prodotto di intrattenimento, dal tono solare ma non scanzonato, che mira a divertire lo spettatore come su un rollercoaster, più che ad una pièce teatrale…

    “Vengono escogitati tutta una serie di pretesti per far combattere i supereroi tra di loro. Naturalmente nessuno si fa davvero male e finisce tutto a tarallucci e vino. A onor del vero molte storie Marvel prima maniera seguivano lo stesso canovaccio ma si trattava pur sempre dei più ingenui anni ’60-’70.”

    Di pretesto ce n’è uno solo, attenzione. Se proprio dobbiamo scandagliare meglio il problema, Loki risulta un “dio dell’inganno” piuttosto scialbo, che si sarebbe fatto infinocchiare, per dire, da un più viscido Joker di Heath Ledger. Questo, sì, è un problema che ho riscontrato: Loki dovrebbe essere molto più spregiudicato, ampiamente più manipolatore di così. Tuttavia non significa che il pretesto trovato per “far picchiare i vari supereroi” sia debole, anzi. La “giurisdizione di Asgaard” su Loki, la spacconaggine intrinseca di Iron Man, il senso del rigore e dell’esperienza militare di Cap, la bomba a orologeria comunemente nota come Bruce Banner, la doppiezza de La Vedova Nera e l’imperscrutabilità dei piani di Fury vengono ben tessuti assieme ad un unico detonatore. Forse eccessivamente materico come detonatore (lo scettro…) ma comunque funzionale in un film che punta, come dicevamo, più sulla materia che sulla materia grigia :-)

    “Leader del gruppo è un Captain America noioso e bacchettone, con un costume orrendo e una maschera che non copre a sufficienza il volto inespressivo di Chris Evans.”

    Che, pensa, è pure meglio della sua performance in Capitan America :-) E poi, attenzione: Capitan America È bacchettone, È noioso per una persona del XXI secolo; Cap è un residuato bellico vivente che ha difficoltà ad inserirsi in nuove scale di valori e un mondo completamente stravolto rispetto a quello in cui si era trovato a vivere e combattere. Ciò rappresenta tanto il suo più grande difetto (che lo rende, spesso, un personaggio ESTREMAMENTE farraginoso per molti lettori al di fuori dei confini statunitensi) ma anche il suo principale pregio, motore immobile del suo carisma. Sul costume, invece, siamo tutti d’accordo!

    “Robert Downey Jr. ormai sta sullo schermo solo per gigioneggiare con le sue mille smorfie, ammiccamenti e dialoghi comici.”

    Va bene. Potevi dirlo subito che sei entrato nella sala sbagliata del cinema così mi risparmiavo tutta questa mia pappardella ^^

    “Nelle scene in cui Iron Man è in azione, il regista sembra preoccuparsi soprattutto di mostrare il volto dell’attore all’interno del casco.”

    IDEM come sopra. Questa è una esagerazione assolutamente gratuita. Semplicemente: non è così!

    “Non a caso, nella locandina, sia Downey Jr. che Evans compaiono a volto scoperto. Evidentemente, chi di dovere ha pensato che i volti degli attori fossero più importanti degli elementi iconografici che costituiscono il mito supereroistico.”

    Come se avessero fatto un film su Judge Dredd in cui lui è a volto scoperto, o due film di Ghost Rider in cui c’è più faccia di Nicholas Cage che teschi in fiamme, o Peter Parker costretto a combattere senza maschera nel climax del primo Spider-Man.
    Tra parentesi: anche questa che hai scritto è una gratuita esagerazione, tra l’altro dimenticandoti il vero “oggetto dello scandalo”, se proprio vogliamo fare i precisini: Thor. Sbaglio o sarebbe lui quello che avrebbe dovuto avere il copricapo più appariscente? :-)

    “Anche quanto di buono, o almeno di discreto, fatto nei film precedenti va a farsi benedire.”

    Sarebbe stato carino leggere cosa c’era di buono secondo te. Anche secondo me quanto di buono c’era in Anime Movie Forever è andato a farsi benedire dopo questa recensione. Cosa? Non te lo dico, ma suona bene!

    “Il Thor di Chris Hemsworth dovrebbe vivere un conflitto ambiguo con Loki, arriva a difenderlo di fronte agli altri supereroi rivendicando con orgoglio la loro fratellanza. Quando qualcuno gli ricorda che il malvagio ha appena ucciso un bel po’ di innocenti, Thor fa spallucce e liquida tutto con una battuta: in fondo sono solo fratellastri.”

    Si chiama ironia: coglila, renderà la tua vita più serena.

    “Lo stesso Loki è molto più sopra le righe e meno shakespeariano che nel film di Branagh e sembra più che altro un villain uscito da un episodio dei Power Rangers come pure il leader dei Chitauri.”

    Vero, su questo ti do ragione anche se, per fortuna, prima di cadere ai livelli di Rita Repulsa c’è ancora un bel po’ di polvere da mangiare :-)

    “Non c’è traccia di quanto visto ne L’Incredibile Hulk di Louis Leterrier. Mark Ruffalo, che eredita da Edward Norton il ruolo di Bruce Banner, sta sullo schermo solo ad imbastire alcuni dialoghi (fanta)scientifici inutili e noiosi, in attesa di togliere il disturbo diventando un Hulk brizzolato.”

    a) Cosa avrebbe dovuto esserci del film di Leterrier, cosa diavolo vuol dire la tua frase? ESATTAMENTE, COSA? Flashback con Edward Norton? La foto del Generale Ross su qualche giornale? Ci sono i riferimenti agli esperimenti Gamma condotti da Banner, e quello è tutto quel che serve, compreso il fatto che lui è un perenne fuggiasco. COSA-ALTRO-TI-SAREBBE-SERVITO del film di Leterrier? Il Brazilian Ju-Jitsu di Banner? Liv Tyler? La brutta CGI?
    b) Le supercazzole fantascientifiche sono ovunque, anche in questo film. Incredibile, vero? Come sempre è questione di sospensione dell’incredulità: se sei più propenso a ritenere plausibile che un essere umano medio, bombardato di raggi innocui (nella realtà) si trasformi in un gigante verde con forza illimitata piuttosto che uno scienziato e ricercatore possa imbastire dialoghi dove le uniche parole comprensibili all’umano medio sono gli articoli e le congiunzioni… Houston, allora abbiamo un problema.
    c) Brizzolato? Ma anche fosse: sarebbe un problema o un elemento detrattivo?

    “Al termine di uno scontro con le forze aliene, Thor e Hulk si ergono vittoriosi fianco a fianco in un momento che dovrebbe risultare emozionante e suggestivo quand’ecco che il Golia Verde sferra un pugno del tutto gratuito al Dio del Tuono scaraventandolo fuori dall’inquadratura e suscitando l’ilarità del pubblico. Davvero epico.”

    Davvero ironico – parte seconda.

    “Dopo Iron Man 2, Scarlett Johansson torna a vestire i panni di Vedova Nera, definita da Loki una “vulvetta lamentosa”. E’ il personaggio che ne esce un pochino meglio, viene approfondita un po’ di più rispetto ai compagni, non che ci volesse molto, e mantiene una sua diginità. Appena accennata la sua relazione sentimentale con Occhio di Falco, o “Legolas”, come lo chiama Iron Man, già apparso brevemente in Thor. Lo interpreta il bravo Jeremy Renner che qui è malvagio per buona parte del film. Non ci si aspetti però conflitti etici o emotivi. Che i bambini non si preoccupino: è semplicemente e banalmente posseduto dal potere di Loki, quindi gli si perdona tutto.”

    A dispetto del panorama anime/manga, spesso in un film di intrattenimento non servono venti minuti di monologhi legnosi con musica struggente per far redimere un antieroe. Siamo a Hollywood.

    “Passando allo SHIELD, gli agenti maschi giocano ai videogames sulla plancia dell’Helicarrier in piena crisi mentre le donne sono tutte modelle.”

    Siamo ancora a Hollywood (davvero: ancora dovremmo stupirci col discorso che nei film americani tutte le donne sono strafighe?) E quello che citi è un episodio volutamente ironico, il focus di quella scena non era Galaga, ma Tony Stark e il suo ennesimo gizmo tecnologico. :-)

    “Nick Fury, di nuovo Samuel L. Jackson, va avanti con i soliti cliché da bravo Colonnello “bastone e carota” sul tipo “La squadra non funzionerà finché non sarete disposti a cooperare. Vogliamoci bene. Tutti per uno, uno per tutti.””

    Mi piace che qualcuno che scrive su un portale chiamato ANIME MOVIE forever non abbia scritto l’unica cosa che c’era da scrivere: Gendo Ikari e la SEELE. Meglio buttarla in caciara puntando il dito su “tutti per uno, uno per tutti” piuttosto che accorgersi che, semmai, Whedon ha peccato un po’ troppo di somiglianza tra i due personaggi (gli ordini dall’alto, le civiltà extraterrestri, i secondi fini, il comandante rigoroso e intransigente, la misteriosa catena di comando che si presenta a lui su una serie di monitor monolitici…)
    Bravo, molto professionale.

    “Torna anche l’agente Phil Coulson, interpretato da Clark Gregg, che finisce per diventare paradossalmente il motore emotivo del film. Non sveleremo il motivo ma ad un certo punto si comincia a parlare solo di Coulson. Per sessant’anni i fans hanno atteso un cinecomic su I Vendicatori e devono stare lì a preoccuparsi di un personaggio insignificante che neppure esiste nell’opera originale.”

    Coulson è il traghettatore, è il filo conduttore che porta metaforicamente i personaggi dalla dimensione della carta stampata a quella della celluloide: è l’elemento umano che rappresenta l’ago della bussola per lo spettatore meno smaliziato, è lo strumento narrativo che deve dare forma e continuità all’intero progetto. Siccome siamo arrivati fin qui, siccome The Avengers ora è realtà… Beh, quel che è successo non poteva non succedere :-) Comunque, ancora una volta, esageri gratuitamente con le proporzioni e il tempo dedicato a questo personaggio.

    “La bellissima Cobie Smulders è l’agente Maria Hill che fa solo da tappezzeria con tanti bei primi piani che ne esaltano gli occhi azzurri e nient’altro.”

    Personaggi di contorno che fanno il contorno. Incredibile, eh? La prossima volta ordinerò patatine fritte, cipolle con contorno di bistecca di manzo, per provare l’ebbrezza dello stravolgimento!

    “Lo stesso vale per Gwyneth Paltrow, già spaesata in Iron Man 2, qui ha due scene totalmente facoltative. Natalie Portman, buon per lei, compare solo in foto nel ruolo di Jane Foster, amore di Thor.”

    Cameo è la definizione di questi ruoli. Ti prometto che faranno un film solo sulle disavventure di Pepper Potts come CEO della Stark Industries, contento?

    “C’è naturalmente tanta azione, con buoni effetti speciali”

    Ironicamente, gli effetti sono stati la cosa più criticata del film, ovunque tranne che in questa “recensione”.

    “e la consueta riconversione in 3D totalmente inutile,”

    Questo è sacrosanto, ma del resto IL 3D è inutile, conversioni o ri-conversioni a prescindere.

    ” al servizio di una storiella insulsa. Lo scontro finale con gli alieni è la brutta copia delle grandi battaglie viste in Transformers 1 e 3. ”

    Che sono la copia di altre battaglie di altri film da L’Attacco dei Dischi Volanti in poi. Anche qui: gratuità!

    “Non c’è dramma, non c’è tragedia, tutto viene ridicolizzato in continuazione da battutacce e gag da cartoon che finiscono per rendere il film una parodia. Dopo la brutta colonna sonora di Captain America, Alan Silvestri realizza qui un tema anonimo che si dimentica in fretta.”

    È il tuo sprint finale! Vai! Non perderlo! :-) Il dramma c’è QUANTO BASTA, così come l’elemento tragico. Ripeto: non siamo nel Nolanverse del suo Batman, è un altro registro narrativo, un altro impianto emozionale su cui viene costruita la storia.
    Se vado a Disneyland e compro il biglietto per lo Space Mountain mi aspetto di farmela sotto dalla paura mentre i carrellini salgono lenti la rampa di lancio, ma mi aspetto anche quel sano brivido di eccitazione ed euforia che solo i rollercoaster sanno dare; non voglio uscire di lì urlando dalla paura e con le lacrime per la tristezza: voglio divertirmi, voglio avere QUANTO BASTA paura, voglio emozionarmi.
    Poi, dopo, posso andare alla pièce teatrale, posso andare alla Galleria d’Arte Moderna, posso leggermi Stendhal. Ma se sono a Disneyland, CAZZO, voglio divertirmi, divertirmi con omoni verdi che picchiano ometti grigi, con dèi del tuono che menano come fabbri, con omini di latta che volano come missili in giro per New York. DOPO, POI, UN ALTRO GIORNO prenderò il biglietto della metro per Gotham City, non oggi.

    “E’ un film che incasserà quello che deve incassare e piacerà ai bambini, un intrattenimento comico con tanta action scontata,”

    Ho fatto due etti e mezzo, che faccio, lascio?

    “ma il mito moderno andrebbe trattato con maggior rispetto e rigore.”

    Vero: il mito moderno va trattato con due ore e mezza di dialoghi preoccupati, primi piani corrucciati e disperazione per il destino infausto che ci attende, sacrificandoci da eroi. Ah, scusa, non stiamo parlando del film di Kyashan, o di Starblazers, errore mio.

    “Naturalmente, durante i titoli di coda c’è la solita scena che introduce il villain dell’immancabile sequel. E la barzelletta continua.”

    Attento, ti è caduto il sarcasmo! Comunque grazie: avevo letto questa “recensione” prima di vedere il film e sono contento di poter dire con un sospiro che, questa, è la cosa più ingiusta, grossolana e mal pensata che io abbia potuto leggere finora su The Avengers. È un bel primato, dai.

    • Stefano Dell'Unto scrive:

      Forse non ci siamo capiti. Non è l’umorimo in sé che infastidisce nel film. Le frecciatine di Iron Man ai compagni, la battuta sarcastica e intelligente per stemperare una tensione che nel film, a mio avviso, non c’è, mi va benissimo. Quello che infastidisce è l’eccesso comico che, ogni tanto, scade anche nel trash, da “vulvetta lamentosa” ad Iron Man che dà della drag queen a Thor. E’ una questione di equilibrio. Anche il Superman di Donner aveva un forte impianto comico di base. Lex Luthor venne riletto da Gene Hackman in chiave più leggera per non renderlo troppo monodimensionale. C’erano le gag al Daily Planet, c’erano molti momenti leggeri, controbilanciati però da un prologo fortemente drammatico e shakespeariano (per rimanere in tema Branagh) ambientato su Krypton, c’era un tono molto più controllato nella parte ambientata a Smallville e, quando gli elicotteri iniziavano a precipitare e i missili cominciavano a volare, le facezie venivano messe da parte. C’era un equilibrio che si è potuto poi riscontrare anche in altri cinecomics, vedi gli X-Men (che aveva pure i Donner in produzione), vedi lo Spider-Man di Sam Raimi, anche il Batman di Tim Burton se vogliamo. Tutti film in cui l’umorismo non mancava affatto, ma non si eccedeva mai, non andava mai ad essere invadente in quella che doveva essere la componente epica, drammatica o tragica. Il fatto che il primo Iron Man fosse stato impostato in questo modo non giustifica che anche questo sesto capitolo della serie debba avere lo stesso tono. L’Incredibile Hulk di Leterrier era molto più rigoroso, come pure il Thor di Branagh, soprattutto nelle scene ambientate ad Asgard. Lo stesso Iron Man 2 ha pagato gli eccessi comici, a prescindere da quelli che possono essere stati gli incassi. Se andiamo a guardare la serie animata dei Vendicatori che sta andando in onda su Disney XD e giunta alla seconda stagione, l’influenza della saga cinematografica è molto forte, soprattutto nell’estetica, eppure certi eccessi non ci sono. Anzi, l’elemento comico è praticamente assente eppure la serie risulta ugualmente gradevole. E stiamo parlando di un prodotto destinato soprattutto ai bambini. Niente da dire sull’action, ben venga, ma se vengono inseriti dei personaggi scarsamente approfonditi, allora un supereroe vale l’altro per fare una scazzottata. La cosa interessante di Captain America è che si tratta di un eroe che finisce in ibernazione nel momento di massimo fulgore delle istituzioni che rappresenta, ovvero nel momento in cui gli USA vincono la seconda guerra mondiale. Cap si risveglia oggi, quando la fiducia in quelle istituzioni da parte del popolo americano si è molto ridotta. Nella scena in cui Fury incontra Rogers per reclutarlo, quella in cui si allena con i sacchi per intenderci, il tema viene introdotto, appena accennato. Ma muore lì. Non viene più sviluppato. Mi sta bene che Cap sia il personaggio più rigoroso del gruppo, vuoi per l’epoca di provenienza, vuoi per i suoi trascorsi, vuoi per il suo status, estremamente tragico, di uomo fuori del suo tempo. Questo non significa però renderlo noioso al pubblico, altrimenti il personaggio stesso passa dalla parte del torto. Se quanto lui afferma risulta noioso e bacchettone, allora finisce davvero per essere un supereroe sorpassato, e la sfida che sta alla base del character è persa in partenza. Nulla mi toglie dalla testa che Evans sia inespressivo, perché lo è, e che il suo costume sia particolarmente brutto. Quello di Thor è stato ideato in un altro film e riportato in questo, per cui pregi o difetti non sono da attribuire alla produzione di The Avengers. Era un delitto aspettarsi qualche nuovo concept dalla trasposizione di una saga a fumetti che ha circa cinquant’anni di storia con cicli complessi e strutturati che non fosse la solita invasione aliena, concept abusato soprattutto in questi ultimi anni? I Chitauri del fumetto sono molto più interessanti di quelli proposti nel film. La loro mimetizzazione nel tessuto sociale crea un clima di paranoia che sarebbe stato affascinante da sviluppare sul grande schermo. Neanche in questo caso si tratta di un concept originalissimo, attenzione, ma sempre meglio della solita armata che arriva a distruggere e conquistare.
      Gli effetti speciali sono buoni. Non eccezionali. Non strepitosi. Per questo dico che perdono il confronto con Transformers o anche con il più recente Battleship. E non è vero che il 3D è inutile, non sempre. Le riconversioni di Titanic e del Re Leone erano ottime, sono state apprezzate dal pubblico e hanno dato una nuova dimensione ad entrambi i film. La regia di Whedon è ripetitiva e molto meccanica ed è assolutamente vero che si torna sempre “dentro il casco” di Iron Man per mostrare il volto di Downey Jr. Per quel che riguarda le critiche ai volti scoperti in locandina, ho per caso detto che questo non avveniva in Dredd, in Spider-Man o in Ghost Rider? Si parla di The Avengers. Quando parleremo degli altri criticheremo gli altri. In ogni caso, la prima critica che ho mosso a Spider-Man 2 è stata proprio questa. Non terminava una scena con il supereroe senza che gli venisse tolta la maschera con qualche pretesto. I registi lo fanno per favorire l’interpretazione dell’attore ma in un film di supereroi non bisogna eccedere. La maschera ha un suo valore iconico fondamentale. Lo spazio dato a Phil Coulson è stato eccessivo in tutta la saga e di fili conduttori ce n’erano ben altri, a cominciare dallo stesso Nick Fury. E qui ci si sofferma davvero troppe volte a discutere del personaggio. Non credo di aver esagerato in tal senso. E’ un pretesto troppo didascalico. “Supereroi litigano – Coulson resta ucciso – Supereroi capiscono che devono cooperare”. Mi chiedo cosa sarebbe accaduto se Coulson non fosse morto. Non ci sarebbe stata presa di coscienza da parte dei supereroi? Nei fumetti hanno bisogno di questo motore emotivo? Nei film precedenti non ne avevano bisogno per affrontare gli avversari. Di punto in bianco diventano un branco di irresponsabili che capiscono di dover collaborare solo alla morte di un agente? Loki ha appena ucciso parecchi innocenti, credo che sia sufficiente per galvanizzare un gruppo di supereroi. Resto del mio parere su Gwyneth Paltrow, spaesata come nei due Iron Man. Resto del mio parere su Loki, lontanissimo da qualsiasi versione fumettistica, sia nell’estetica che nell’atteggiamento. Per quanto riguarda il mito moderno, ognuno ha il suo modo di vederla e io rispetto la visione di ognuno. Per me, questo film è poco più di una parodia. Detto questo, io sono un privilegiato che viene invitato alle anteprime stampa. Voi siete quelli che spendono i soldi per pagare il biglietto. Se vi siete divertiti, buon per voi. Se lo ritengo un brutto film, che non corrisponde affatto alla mia concezione dei supereroi, non sarò disonesto intellettualmente scrivendo il contrario solo per unirmi alla maggioranza. Il film mi ha molto deluso da tutti i punti di vista, sia nella parte tecnica che nei contenuti.

  27. Vediad scrive:

    “Detto questo, io sono un privilegiato che viene invitato alle anteprime stampa. Voi siete quelli che spendono i soldi per pagare il biglietto. Se vi siete divertiti, buon per voi.”
    Che bisogno c’è di farsi il figo ripetendo per l’ennesima volta che sei invitato alle anteprime stampa? bah… potevi risparmiartelo tranquillamente senza dover sottolineare questa cosa, la frase aveva senso comunque.
    Hai toppato una recensione, è un dato di fatto, comunque non c’e’ niente di male, se ti aspettavi altro è più che lecito che tu sia rimasto deluso, ma probabilmente la recensione avresti dovuto farla a mente fredda, non con la foga da lettore. Ognuno poi può avere i propri gusti, ma forse se differiscono a tal punto dal 99,95% delle altre persone bisogna farsi due calcoli. Magari ora spendi quei 10 euro e riguarda il film, forse cambi idea. Ti assicuro e parlo a nome di molte persone che saranno soldi ben spesi!

  28. Stefano Dell'Unto scrive:

    Non sto facendo il figo. Sto spiegando per quale motivo io, pur non avendo apprezzato il film, non ho il rimpianto di aver perso soldi o tempo perché è il mio lavoro oltre che, ovviamente, la mia passione. Quando invece ci sono tante persone come te che il film vanno a vederselo per divertirsi e spendendo pure dei soldi. E quindi sono contento, davvero contento, se a voi è piaciuto. E io, al contrario tuo, non ho bisogno di parlare a nome di molte persone per sostenere le mie idee. Dico quello che penso e sostengo il mio punto di vista a prescindere da quello che pensano gli altri.

  29. Vediad scrive:

    Non penso servisse la spiegazione e comunque non serviva ripeterlo più volte visto che sono commenti alla recensione di un film.
    Io non parlo a nome di molte persone per sostenere le mie idee, pensavo si leggesse l’ironia nel commento.
    Quello che mi premeva dire è che non sempre le proprie idee son quelle giuste e non c’è niente di male a cambiarle, certo non bisogna farlo solo perché te lo dicono gli altri, ma magari ragionarci un po’ su e tirare le somme alla fine.
    Fossi nella tua situazione, il film me lo riguarderei tranquillamente, senza aspettative e solo a quel punto sceglierei seriamente la posizione. Va bene sostenere le proprie idee, ma bisogna anche metterle in dubbio a volte e non continuare a sostenerle per partito preso. Poi se il film ancora non ti piace, boh non so che dirti… mi spiace per te XD.
    Con questo ci tengo a precisare che non volevo assolutamente attaccarti, mi han dato fastidio solo il tono di alcune risposte, un po’ strafottenti, capisco che i alcuni commenti sono stati sopra le righe (anche di molto) però dovresti essere “superiore” a queste cose.
    Guarda a sostegno della mia tesi del rivedere il film ti dirò, io il film l’ho visto 2 volte, una in anteprima GRATUITA e la seconda volta pagando. La seconda è stata anche meglio.. =)

  30. Stefano Dell'Unto scrive:

    Sì, ma non esiste “toppare” una recensione. Non è una gara a chi la sa più lunga e un film non è universalmente bello o universalmente brutto. 10.000 persone possono dire che è un bel film ed una sola persona può dire che è brutto o viceversa. Tutte le opinioni vanno rispettate. La maggioranza non vince nulla. Io rispetto le opinioni di tutti mentre, come vedi, in tanti non rispettano le mie. Peraltro non argomentano nemmeno, si trincerano dietro le altre recensioni. Se stiamo a guardare Rotten Tomatoes, Spider-Man 3 ha il 63% (e venitemi a dire che è un bel film, adesso…) e se stiamo a guardare gli incassi i film di Vanzina sarebbero tutti dei capolavori. Sei stato ad un’anteprima gratuita e ti è piaciuto così tanto che sei andato a rivederlo pagando il biglietto? Buon per te. Non è una questione di partito preso. A me non piace proprio il tono del film, non sono proprio in sintonia. E’ come stare in una casa con le fondamenta che stanno per cedere e discutere degli infissi o delle piastrelle. E’ proprio la concezione di base che non mi piace.

  31. Edoardo scrive:

    Condivido in toto ogni anfratto della recensione. E sono uno di quelli che legge i Vendicatori da sempre e sperava che, dopo l’uscita del film, il mondo sarebbe stato un posto migliore in cui vivere.

  32. Stefano Dell'Unto scrive:

    Edoardo, non ti conosco ma ti voglio bene. ^__^

  33. Massimo scrive:

    A me è piaciuto, sinceramente. Gli darei un bell’ 8. Ci sono difetti, eccome se ce ne sono. Loki è reso “a muzzo”, non è subdolo e calcolatore come il vero Loki. E’ un ragazzino geloso del suo fratellastro, che fa i capricci e vuole conquistare il mondo come in una puntata dei Power Rangers, come già detto in un altro commento. Quindi il villain non è reso bene come speravo. Differenze con il fumetto ce ne sono, ma non bisogna MAI pretendere che i film tratti da libri o fumetti siano completamente soddisfacenti. Non lo saranno mai. Perciò vado sempre al cinema “resettato”, senza pregiudizi nè aspettative troppo pretenziose. Sono film per divertirsi in compagnia con amici, con Marvel fan, con la famiglia o i colleghi. Non mi sento di fare il disfattista perché il film mi è piaciuto in ogni caso, il tempo è volato, ero emozionato e soddisfatto alla fine. Penso che conti questo.

  34. wolvie scrive:

    Per me avete recensito un altro film… non trovo nessun commento sul ritmo del film e su come sia stata costruita una sceneggiatura che ha tutto quello che serviva ad un film corale con così tanti protagonisti. Tutti i personaggi hanno spazio e tutti evolvono durante il film (guardate come cresce durante il film il carisma del capitano). Escono le caratteristiche peculiari di ognuno e sa far sia ridere che emozionare. Tra l’altro è in pure stile vendicatori, ripercorre tutti gli stilemi del fumetto a partire dalle imprescindibili incomprensioni iniziali tra gli eroi.

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