La saga di Resident Evil prosegue imperterrita da 16 anni, tra alti e bassi ma sempre col suo seguito di fan. Ora, un nuovo capitolo completamente inedito si prepara a sbarcare sul piccolo 3DS con la sua carica di orrore. Sarà veramente così?
Resident Evil: Revelations
Sistema operativo: Nintendo 3DS
Genere: Action, Survival Horror
Sviluppatore: Capcom
Publisher: Capcom
Numero Giocatori: 1, 2 (online e locale)
Data d’uscita italiana: 27 gennaio 2012
Prezzo (indicativo): 44,99 Euro
Se non avete sbirciato il voto in basso, vi anticipo subito una cosa: Resident Evil è tornato, ed è in piena forma.
Quest’anno ben tre giochi potranno fregiarsi di questo illustre nome e quello di cui vi apprestate a leggere la recensione è solo il primo. E non dimentichiamoci il quinto film della saga cinematografica…
Resident Evil: Revelations è il secondo titolo basato sul trend Capcom in uscita su 3DS dopo il discreto Mercenaries.
Cominciamo dalla trama. La storia, prequel del primo RE, vede Jill Valentine e il suo partner Parker Luciani alle prese con una nave da crociera, la Queen Zenobia, sulla quale sembra essersi diffusa una nuova arma bio terroristica. Ma la BSAA, l’ufficio per il quale lavorano, ha ben altro da nascondere. Ed è così che, tra intrighi, versi dell’inferno dantesco e virus vari, Jill dovrà affrontare mutazioni genetiche del peggior tipo.
Anche il ben noto Chris Redfield avrà la sua parte nella storia. All’interno del marchio RE difficilmente troveremo un background così sviluppato, con colpi di scena e doppi giochi degni di un film di spionaggio. A ben vedere sono proprio Jill e Chris a non avere una storia dietro, al contrario degli altri personaggi minori. Ah, tanto per essere chiari, niente zombie, solo mutanti e infetti (sigh).
Oltre a Jill avremo modo di utilizzare, quando è il gioco a volerlo, Chris, Parker e Grinder, altro inedito personaggio che fa coppia fissa con Jackass. In realtà il cambio di personaggio nella campagna principale non sembra incidere particolarmente sulla giocabilità.
Il gioco è strutturato come una serie tv composta da dodici capitoli con tanto di previously prima di ognuno. Questa particolare costruzione, con digressioni su altri gruppi in altre località, permette di diversificare le ambientazioni e di approfondire la trama, narrata da sequenze video intriganti e da pochi (finalmente!) dossier e diari sparsi in giro, incubo dei primi capitoli della saga.
Graficamente, il gioco è eccezionale. Su un portatile fa una fantastica figura, con un 3D mai invasivo o fastidioso, ma sempre integrato in maniera splendida. È vero, bisogna scendere a qualche compromesso. I personaggi a volte parlano senza muovere la bocca e le ambientazioni sono sempre le stesse, ma è tutto più che accettabile. Quello che invece mi ha convinto poco è il design dei mostri. Se è vero che gli Hunter, le rane-tritoni che già conosciamo, sono molto belli a vedersi, i mutati comuni sono bruttarelli, non nel senso buono, più adatti ad un Silent Hill, senza offesa per Silent Hill.
L’audio, specie se ascoltato con le cuffie, è uno degli aspetti meglio riusciti. Poche musiche ma posizionate ad hoc solo quando serve. Inoltre, i dialoghi sono tutti in un buon italiano, coi classici doppiatori da videogiochi (quelli bravi, però).
Gli effetti sonori sono i classici e buoni effetti della serie, i soliti spari e i soliti rantoli.
Il gioco in sé è un vero piacere. La campagna principale, coi suoi 12 capitoli, vi terrà incollati ai piccoli schermi per una decina di ore a livello di difficoltà normale. I controlli sono ottimi anche senza il secondo stick analogico, venduto in bundle con alcune versioni del gioco. Prendere le curve in corsa rimane praticamente impossibile, ma non è particolarmente frustrante. L’unica cosa su cui bisogna impratichirsi è la schivata, indispensabile negli incontri ravvicinati coi mutanti, che si esegue premendo contemporaneamente B e lo stick sinistro avanti o indietro. Al momento di puntare l’arma di scopre la visuale in soggettiva. In questa maniera diventa semplicissimo prendere la mira e muoversi semplicemente tenendo premuto il tasto L. Nella seconda parte del gioco avremo modo di affrontare inedite sezioni di nuoto. Anche qui i comandi sono molto semplici e immediati, ma schivare i nemici è praticamente impossibile da vicino.
Putroppo, passeremo più e più volte per le stesse stanze e la cosa non è di certo una novità, ma avrebbe fatto piacere vedere qualche locale in più.
Tra le nostre dotazioni abbiamo anche il Genesis, uno scanner tipo quello di Star Trek. Scansionando nemici guadagniamo punti che, accumulati, ci forniscono oggetti curativi. Inoltre, il Genesis può essere usato per risolvere alcuni puzzle.
I classici enigmi del tipo “trova la gemma e mettila sul diadema per aprire la porta” sono presenti, ma molto più semplici. Sostanzialmente di tanto in tanto troveremo una nuova chiave e sarà sempre molto chiaro dov’è la porta da aprire, grazie anche alla mappa in 3D e a quella bidimensionale, sempre in bella vista nel touch screen. I veri enigmi, pochissimi tra l’altro, si risolvono semplicemente spostando fili elettrici utilizzando lo stick, che altrimenti può essere tranquillamente lasciato nel suo alloggio in quanto è molto più veloce navigare nei menù con la croce direzionale.
Oltre alle classiche armi, munizioni e piantine guaritrici (solo verdi, per semplificare le cose), troviamo anche le modifiche alle armi. Queste possono essere associate o tolte agli slot disponibili per alterare le caratteristiche delle sputafuoco. Praticamente è quello che succede negli ultimi episodi, ma senza spendere denaro e senza vincolare i bonus all’arma.
La durata di 10 ore, nella media dei giochi d’azione, non deve scoraggiarvi. Proseguendo nel gioco e raggiungendo determinati obbiettivi si sbloccano premi come nuove armi e livelli di difficoltà, ma soprattutto la modalità Raid, vero valore aggiuntivo all’insieme. In questa modalità è possibile affrontare alcune sezioni di gioco con armi acquistate coi punti faticosamente guadagnati, avanzando di livello e affrontando nemici potenziati in alcuni parametri. Inoltre, e qui viene il bello, questa modalità può essere affrontata in due giocatori, anche on line! Una volta stanchi della campagna principale, passerete ore ad avanzare di livello anche in questa e a sbloccare altre armi e costumi.
L’atmosfera che si respira nella campagna principale non è tetra come i primi capitoli. Gli zombie sono un’altra cosa e la mancanza di ambientazioni inquietanti come le ville e gli asettici laboratori militari si fa sentire. Ma chi non ha apprezzato l’azione forsennata del quinto capitolo troverà piacevole ripercorrere i vuoti corridoi della nave trai gorgoglii dei mutanti.
Un gioco eccellente, da avere se amate l’action, meno pacchiano del quinto capitolo e più simile ai primi tre. Per tutti gli altri, un ottimo approccio ad una saga storica, che saprà regalarvi più di qualche ora di divertimento.
Voto: 9
BELLA RECENSIONE, COMPLIMENTI! UN’UNICA CORREZIONE CHE VORREI FARE AD ANDREA CHE HA SCRITTO LA RECENSIONE: TU HAI SCRITTO: “La storia, prequel del primo RE…” QUESTO NON E’ UN PREQUEL, MA E’ UN CAPITOLO AMBIENTATO TRA IL 4° CAPITOLO CON LEON E IL 5° CAPITOLO CON CHRIS! SOLO QUESTO!
Rosario, faccio ammenda. L’errore nasce da una certa sequenza, che non sto qui a dire per non spoilerare, che mi ha portato a credere quello che ho scritto, nonostante il gioco sia chiaramente ambientato nel 2005. Ti ringrazio per la segnalazione doverosa e per i complimenti. Continua a seguirci perchè, come vedi, la sezione videogiochi e tutto il sito si stanno allargando e ogni commento da parte di voi lettori non fa altro che contribuire all’espansione.