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mercoledì, 5 dicembre 2012 - 11:28

The Grey – Recensione in anteprima

John Ralph Ottway è un cacciatore di lupi che lavora per una compagnia petrolifera in Alaska ed ha il compito di tenere le belve lontane dall’impianto. Abbandonato dalla moglie e intrappolato in un lavoro disperato alla fine del mondo, John è incline al suicidio. Un giorno l’aereo su cui viaggia insieme agli altri dipendenti della compagnia si schianta sulle montagne. Il protagonista, insieme agli altri superstiti, dovrà intraprendere una lotta per la sopravvivenza proprio contro i lupi e contro la furia degli elementi.

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The Grey

Titolo originale: The Grey
Genere: Action – Thriller – Drammatico
Regia: Joe Carnahan
Interpreti: Liam Neeson, Frank Grillo, Dermot Mulroney, Dallas Roberts, Joe Anderson
Provenienza: USA
Durata: 117 min.
Casa di produzione: Open Road Films, LD Entertainment, Scott Free Productions, Inferno Distribution
Distribuzione (Italia): Koch Media
Data di uscita: 27 gennaio 2012 (USA), 5 dicembre 2012 (Italia)


Dopo aver lavorato insieme nel deludente The A-Team, il regista Joe Carnahan e il sempre strepitoso Liam Neeson, reduce dal disastroso Taken 2, tornano insieme per questo action-thriller co-prodotto dalla Scott Free di Ridley Scott. Il film ruota e regge totalmente su un Neeson in stato di grazia, che tratteggia con grande intensità un personaggio cinico, pragmatico, duro e in preda a conflitti interiori.

Dopo l’incidente aereo, l’uomo che voleva suicidarsi inizia a lottare per vivere, il lupo solitario si ritrova a capo di un branco di superstiti e il cacciatore diventa preda, braccato dalle belve che è abituato ad abbattere. Carnahan firma un film asciutto e serrato, ben equilibrato tra l’introspezione dei personaggi, con l’accento puntato particolarmente sul rapporto con la fede, e le dinamiche action, in alcuni casi al limite del verosimile ma spettacolari e thrilling come dev’essere in un film d’intrattenimento.

Il percorso si rivela un lento e sanguinoso stillicidio di uomini, con sequenze violente ma senza eccessi, e il protagonista affronta anche un viaggio interiore che lo porterà ad affidarsi a se stesso e alle sue capacità prima che alle preghiere e alla speranza. Perfetta la conclusione. Peccato che venga un po’ sporcata dalla scena dopo i titoli di coda che non aggiunge e non toglie nulla alla narrazione rivelandosi inutile.

Un film non originalissimo nelle dinamiche ma scritto e diretto con buon mestiere. Trascina, avvince e non annoia mai nonostante le due ore di durata. Liam Neeson è un gigante.


Voto: 8

Autore Articolo

- Reporter freelance, critico cinematografico e fumettistico, ambisco a lavorare per il Daily Planet.

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