Magic Mike – Recensione in anteprima
Florida, giorni nostri. Mike (Channing Tatum) è un operaio disinvolto e affascinante che, di notte, arrotonda il suo misero stipendio facendo lo spogliarellista nel locale di Dallas (Matthew McConaughey). Quando in cantiere conosce Adam (Alex Pettyfer), un ragazzo giovane e attraente, decide di insegnargli l’arte del ballo per farlo entrare nel suo team di strippers. Tra alcool, sesso e droga, Mike e Adam arriveranno a fare due scelte molto diverse.
Magic Mike
Titolo originale: Magic Mike
Genere: Commedia
Regia: Steven Soderbergh
Interpreti: Channing Tatum, Matthew McConaughey, Alex Pettyfer
Provenienza: USA
Durata: 110 min.
Casa di produzione: Nick Wechsler Productions, Iron Horse Entertainment, Extension 765
Distribuzione (Italia): Lucky Red
Data di uscita: 29 giugno 2012 (USA), 21 settembre 2012 (Italia)
Tempo fa, film come Striptease o Sin City, mostravano chiaramente che lo spogliarello fosse una prerogativa prettamente maschile. Le donne riuscivano a guadagnare soldi facilmente mentre gli uomini ricavavano l’occasione per passare una bella serata di puro intrattenimento (da soli o in compagnia). Adesso però i tempi sono cambiati, le donne hanno ottenuto la parità dei diritti, e la lap dance ha conquistato anche il pubblico femminile.
Steven Soderbergh, facendo leva sulla reale esperienza di stripper di Channing Tatum, realizza Magic Mike, una commedia irriverente e ipnotica, che gioca sugli stereotipi del genere. Definitosi “regista a noleggio”, egli riprende le vicende dei suoi beniamini dall’esterno, freddamente, completamente apatico davanti alle difficoltà che la vita gli riserva. Il regista, infatti, li lascia liberi di agire, di fare le proprie scelte e i propri errori, anche a costo di sacrificare le sue pedine.
I soldi, il sesso, la droga e il rock’n roll sono i motivi principali che li spingono a “vendere” il proprio corpo, rinunciando, così, alla possibilità di una vita normale e preferendone, piuttosto, una avventurosa e spericolata.
Uno scolpito Channing Tatum che, persino in tempi non sospetti aveva dimostrato di essere molto più che “un corpo in bella mostra”, conferma le proprie doti attoriali proprio in un film di corpi e sui corpi. Istrionico, divertente, capace di mettersi in discussione ironizzando su se stesso, l’attore è spalleggiato dal talento in ascesa Alex Pettyfer e dall’affermato Matthew McConaughey.
La pellicola avrebbe potuto funzionare magnificamente se lo sceneggiatore Reid Carolin non avesse inutilmente contornato la genuina vicenda principale con parentesi morali, etiche e sociali. L’inutile disavventura della droga, infatti, rovina l’atmosfera magnetica e ammaliante creata da coreografie originali e movimentate che, lontane anni luce da quelle bizzarre e grottesche di Full Monty, potevano rendere Magic Mike un prodotto capace di dimostrare che “non tutti sono il lavoro che fanno”.