Scritto da Michele Fidati.
Recensioni cartoon
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Regia: George Arthur Bloom, Dick Robbins, Bryce Malek, Ron Friedman, Douglas Booth e altri
Provenienza: America/Giappone (Marvel Productions Ltd./Sunbow Productions Inc./Claster Productions divisione della Hasbro Industries Inc./Toei Doga)
Durata: 1409 min. per 65 episodi totali; 344 min. (stagione 1, 16 episodi, box 01/02) e 1054 min. (stagione 2, 49 episodi, box 03/06)
Audio: Italiano Dolby Digital 2.0, Inglese Dolby Digital 2.0 (sottotitoli italiani fedeli al doppiaggio originale)
Prezzo: 19,99 Euro cad., vol. 01/03, 20,99 Euro cad. vol. 04/06
Distributore: Medusa Video S.p.A.
Sono usciti quasi a sorpresa e in tempi rapidissimi, a cavallo tra Novembre 2008 e Marzo 2009, i sei box (da due dvd ognuno) contenenti tutti i 65 episodi della cosiddetta “Generation One” dei Transformers, ovvero le prime due stagioni di una serie a cartoni animati che ha dato origine a numerosissimi seguiti fino a culminare nel blockbuster hollywoodiano live di un paio di anni fa e di cui quest’estate è prevista l’uscita del sequel.
L’edizione ad opera della Medianetwork Communication S.p.A. è nel complesso sicuramente ben riuscita, a differenza di altri editori che annunciano titoli a ripetizione ma poi non fanno uscire nulla o peggio ancora interrompono bruscamente una serie a metà, qui abbiamo invece una serie di per sé già completa (per lo meno nelle prime due fondamentali stagioni) e disponibile sia in fumetteria che nelle videoteche e addirittura nei centri commerciali.
Il packaging è abbastanza curato, ogni box (una semplice custodia amaray trasparente) ha una sovracopertina di cartoncino che presenta una grafica identica a quella delle scatole dei giocattoli dell’epoca, i disegni dei personaggi protagonisti, tutti stupendi, sono opera di Emiliano Santalucia, già noto per aver curato i disegni delle recenti serie a fumetti dei “Masters of the Universe” (inedite in Italia) e anche in quel caso del packaging dei cofanetti delle loro prime serie televisive degli Anni ’80 (ad opera della Dolmen).
Da segnalare sicuramente è il nuovo doppiaggio, non essendo disponibile per motivi di diritti quello storico (secondo alcune voci è andato almeno in parte perduto, per cui comunque il ridoppiaggio sarebbe stato inevitabile), la presente edizione contiene quello originale inglese (con o senza sottotitoli) e appunto la traccia italiana prodotta ex-novo, con risultati duole dirlo non proprio buoni, a partire da un fastidioso seppur lieve gracchiare delle voci robotiche proprio nei primi episodi (problema risolto completamente dopo le prime quattro puntate) che però poi si trasforma (scusate la battuta involontaria) in una ridda di voci stridule al limite del fastidioso o alternativamente del ridicolo involontario (il Distructor Menasor nell’ep. 64 tanto per citare un esempio), problema tanto più marcato quanto più robot sono presenti nella puntata, non è raro infatti trovarsi in difficoltà nel distinguerli uno dall’altro disorientati contemporaneamente dai toni squillanti di ciascun protagonista, sicuramente buona la scelta di recuperare Diego Reggente per ridoppiare Commander/Optimus Prime, e niente male anche Marco Mori su Megatron (entrambi anche responsabili della direzione del doppiaggio, con Mori inoltre curatore di questa nuova edizione italiana), ma resto delle voci del cast al limite dell’anonimo, cosa probabilmente accentuata dal fatto di dover filtrare con particolari effetti “metallici” le voci dei Transformers, finendo per dare la brutta sensazione che siano tutte uguali (oltre che fastidiose); non va purtroppo molto meglio con la traccia inglese, anche se le voci anche qui stridule in molte occasioni sono perlomeno abbastanza distinguibili (menzione d’onore per il doppiaggio di Memor al limite della comprensione umana ma con un effetto fantascientifico imperdibile, veramente da brividi), evidentemente si è cercato di emulare le voci e gli effetti del doppiaggio originale anche in quello italiano con risultati purtroppo che fanno rimpiangere per più di un motivo la traccia storica.
Dicevamo di “Optimus Prime”, già, perchè inevitabilmente, ridoppiando tutto, sono stati ripristinati anche tutti i nomi originali dei personaggi, che solo in minima parte erano rimasti tali nella versione storica, quindi per un Megatron o un Memor praticamente tra i pochissimi protagonisti a mantenere incidentalmente i loro nomi “storici”, ci sono Maggiolino che diventa Bumbleblee, Tigre che ritorna ad essere Jazz, Astrum/Starscream, Corvo e Vampiro che lasciano il posto a Thundercracker e Skywarp, gli Excavators che in realtà sono i Constructicons (!!), e via elencando, con in conclusione “Autobots” e “Decepticons” che purtroppo non suonano così bene come invece facevano una volta “Autorobots” e “Distructors”, ma ormai dopo il film live di Michael Bay del 2007 era anche logico optare per adattamenti più vicini possibile all’originale.
A parte quindi un primo disorientamento sui nomi per i vecchi aficionados della saga, che hanno visto la prima messa in onda di questi cartoni magari giocando davanti al televisore con i bellissimi giocattoli trasformabili della Hasbro distribuiti qui da noi dalla GiG (la mitica Godino Giocattoli di Torino), e dopo essersi concessi la visione di più di qualche puntata per farsi “l’orecchio” col nuovo doppiaggio, l’opportunità di rivedere finalmente secondo la sequenza originale e con un adattamento sicuramente più rispettoso dei dialoghi originali tutti gli episodi di questa mitica serie ormai da almeno un decennio assente dai palinsesti televisivi nazionali (a un prezzo comunque ottimo per il numero di episodi che va da un minimo di 8 a un massimo di 15 per box) e che mai ha avuto una raccolta in videocassetta, forse compensa talune imperfezioni e consente di sorvolare su qualche disagio di troppo, magari sarà troppo ottimistico pensarlo ma tutto scompare di fronte alla possibilità di godere nuovamente delle prime tre mitiche puntate con l’arrivo dei Transformers sulla Terra, della costruzione dei Dinorobot (ep. 8 e 9), del diabolico piano di Megatron di distruggere il nostro pianeta per ricavarne infinita energia portando Cybertron nella sua orbita (ep. 11/14), dell’avvento dei voracissimi Insecticons (ep. 15) e dell’apparizione del primo Transformers componibile gigante ovvero l’insuperabile Devastator (nome per fortuna rimasto inalterato nel nuovo doppiaggio) formato dai sei Excavators, pardon, Constructicons, nell’ultima puntata della prima stagione che vede oltretutto lo scontro diretto tra Megatron e Commander/Optimus Prime.
Seguono nella seconda stagione episodi dalla trama altalenante, alcuni più strambi o infantili, a partire ad esempio proprio dal primo con l’invenzione dell’Autorobot Frankeinstein, che poi ovviamente impazzisce (ep. 17), quello dove il braccio di Commander viene rubato e usato come arma montata sulla cima di un grattacielo con Devastator che omaggia King Kong scalandolo (ep. 19), o come l’avventura su un pianeta lontano dove un gruppo di Autorobot e Distructors si ritrova piccolissimo rispetto agli abitanti alieni finendo per essere usati come giocattoli da uno dei loro bambini (ep. 44), passando per la puntata (sigh) ambientata ai tempi del mago Merlino e di re Artù (ep. 40), oltretutto unica inedita fino ad oggi, controbilanciate per fortuna da altre più vicine al solco della continuità con le prime e con l’essenza stessa dei Transformers, entrate infatti nel novero delle puntate cardine dell’intera Generation One, come ad esempio quella che vede protagoniste le donne Autorobot (ep. 53), o le doppie con la costruzione degli Stunticons e degli Aerialbot (ep. 56/57), rispettivamente assemblabili in Ultrax/Menasor e Superion, o dei Combaticons ad opera di Astrum/Starscream che insieme vanno a costituire il temibile Bruticus (ep. 61/62), passando per l’arrivo di nuovi personaggi come la mega fortezza Autorobot Mega Robot/Omega Prime, Defensor ultimo robottone componibile della serie formato dai Protectobots, Alpha Trion (!) e Vector Sigma (!!), Triplex Uno (Astrotrain) e Triplex Due (Blitzwing) addirittura dalla tripla trasformazione e chi più ne ha più ne metta, in un’orgia di combattimenti tra robot componibili (e non) che va in crescendo proprio con la conclusone della seconda stagione (in pratica l’intero box 06) e che di fatto non ha eguali in altre serie.
Per quanto riguarda i dati più tecnici dell’edizione, il comparto video è stato ovviamente completamente rimasterizzato anche se qualche episodio mantiene qualche spuntinatura e qualche graffio dovuti sicuramente allo stato di conservazione della pellicola originale ormai vecchia di oltre due decenni, fenomeno visibile soprattutto nei primissimi episodi, sorvolando poi su colori troppo accesi in qualche altra puntata e un po’ spenti forse in un paio di altre, la resa cromatica è nel complesso soddisfacente, mentre le tracce audio come detto sono quella nuova italiana e quella originale inglese entrambe in Dolby Digital 2.0, purtroppo l’opzione con i sottotitoli è selezionabile solo dal menù di partenza e non durante la visione, così come non c’è una suddivisione in capitoli delle puntate che possono essere visionate solo integralmente dall’inizio della sigla di testa fino alla fine della sigla di coda e al massimo opzionate singolarmente sempre dal menù iniziale (e non è presente purtroppo nemmeno il timer con il conteggio dei minuti).
Come extra sono presenti quattro (e probabilmente gli unici) “bumpers” commerciali, ovvero le brevi animazioni usate nella messa in onda originale che annunciavano gli spot pubblicitari a metà puntata, con protagonisti Commander o Tigre (ovvero Optimus Prime e Jazz) che introducono alla pubblicità e Astrum o Gufo (alias Starscream e Laserbeak) che re-introducono invece all’episodio, presenti in ogni disco (peccato che siano sempre gli stessi quattro), sicuramente più interessanti e soprattutto varie le schede dei personaggi, ben 72, ovvero dodici ogni box (sei per ogni dvd) e che di fatto inquadrano quasi tutti i personaggi protagonisti e che ricordano molto da vicino quelle presenti sulle scatole dei vecchi giocattoli, con la frase/motto del personaggio, il gruppo e l’eventuale sottogruppo di affiliazione, le caratteristiche tecniche, la trasformazione, il tipo di comportamento con pregi e difetti, manca solo il grafico della potenza leggibile col visore rosso che veniva allegato ad ogni scatola e sembrerebbe di essere tornati indietro di vent’anni, infine ogni cofanetto contiene un libretto di otto pagine con una breve storia delle serie dei Transformers dalla Generation One fino ad oggi (ripetuta uguale in tutti e sei i libretti), due pagine dedicate ad un brevissimo sommario delle vicende percorse dalle puntate presentate nei dvd di ogni box e altre due pagine con le immagini delle dodici schede sui personaggi che si possono poi approfondire attraverso gli extra del disco, in definitiva, per più di una generazione, sicuramente un must!
Elenco uscite:
Box 01 episodi 1/8.
Box 02 episodi 9/16 (fine stagione 1).
Box 03 episodi 17/28.
Box 04 episodi 29/41.
Box 05 episodi 42/53.
Box 06 episodi 54/65 (fine stagione 2).
La serie prevede il completamento di tutti e 100 gli episodi e quindi proporrà la stagione 3 e anche la breve stagione 4, che pare in Italia sia stata rimpiazzata all’epoca dalla sua controparte giapponese (Transformers Headmasters) e perciò rimasta finora inedita.
Già annunciati ma non ancora usciti quindi gli ultimi due box contenenti gli ultimi 35 episodi, ovvero la serie denominata “Transformers 2010” in quanto ambientata nel futuro e successiva agli avvenimenti del film d’animazione del 1986 “Transformers the movie” in cui confluiscono invece le prime due stagioni (ma questa è un’altra storia).
Box 07 episodi 66 – 81 (stagione 3)
Box 08 episodi 82 – 100 (stagioni 3 e 4)
Voto 8












(2 voti, media: 4,50 di 5)
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