Girl Power! n. 4: Natalie Portman

t1iz2zkf1ntji12t
Torna nelle sale La Minaccia Fantasma, l’Episodio I di Star Wars che ha contribuito a lanciare nel firmamento delle grandi star hollywoodiane Natalie Portman, attrice completa, bellissima ed amata dal pubblico, giunta lo scorso anno all’Oscar e attualmente nelle sale italiane anche con il comedy-drama Hesher.

Natalie Portman, nome d’arte di Natalie Hershlag, nasce il 9 giugno del 1981 a Gerusalemme, figlia di padre israeliano e madre americana di origini ebraiche. Natalie inizia a prendere lezioni di danza a quattro anni e decide fin da giovanissima di diventare attrice trascorrendo le vacanze estive nei campi teatrali ed iniziando ad esibirsi in piccoli spettacoli.

A soli 13 anni viene scelta da Luc Besson come co-protagonista del thriller Léon al fianco di Jean Reno. Natalie interpreta Mathilda, una ragazzina cui viene massacrata la famiglia dagli agenti della DEA comandati dallo psicotico Stansfield (Gary Oldman). Mathilda si rifugia così da Léon (Jean Reno), sicario prezzolato apparentemente disempatico che finirà per affezionarsi a lei. Il film si fa apprezzare proprio nella difficile e controversa relazione tra i due personaggi. Lui è incapace di rapportarsi con una ragazzina. Lei, assetata di vendetta, decide di imparare da Léon il mestiere di assassina. Natalie Portman mette in mostra una maturità sorprendente nel tratteggiare un personaggio già complesso ed estremamente sfaccettato.

Grazie al successo del film, l’attrice ottiene alcuni ruoli secondari in grandi produzioni. Tra il ’95 e il ’96, compare in Heat, action-thriller di Michael Mann con Al Pacino e Robert De Niro, nella commedia Beautiful Girls insieme a Matt Dillon e Uma Thurman, in Tutti dicono I Love You di Woody Allen e in Mars Attacks!, parodia di fantascienza di Tim Burton nella quale interpreta Taffy Dale, figlia del Presidente degli USA (Jack Nicholson) che deve vedersela con l’invasione di spietati ma divertentissimi extraterrestri.

La grande ribalta arriva però nel 1999 con Star Wars – Episodio I: La Minaccia Fantasma. Il prequel della celebre saga di George Lucas è l’evento cinematografico più atteso alla fine degli anni ’90. Natalie è Padmé Naberrie alias la Regina Amidala, futura madre di Luke e Leia Skywalker, eroi protagonisti della trilogia originale.

Amidala è la giovanissima ma saggia sovrana del pacifico pianeta di Naboo che viene invaso dall’armata di droidi della Federazione dei Mercanti controllata dal Lord Sith Darth Sidious. Per proteggersi dai suoi nemici, Amidala ricorre ad una doppia identità. Nelle vesti di Regina si maschera con sontuosi e pittoreschi abiti cerimoniali così da apparire irriconoscibile quando indossa i panni fittizi dell’ancella Padmé. La controfigura che la sostituisce è interpretata da Keira Knightley.

Padmé decide di rivelare la sua doppia identità per sancire la pace con i Gungan, simbionti anfibi dei Naboo, per fare fronte comune contro la minaccia separatista. Nella battaglia finale, la Regina si dimostra una tenace combattente oltre che abile stratega. Il film riscuote grande successo al botteghino e Natalie Portman entra nel cuore di tutti i fans della saga.

Nello stesso anno, l’attrice riceve una nomination ai Golden Globes per la sua interpretazione ne La mia adorabile nemica dove ricopre il ruolo di Ann, una ragazzina che sogna un futuro tranquillo mentre la madre, una straordinaria Susan Sarandon, vuole per lei un futuro di attrice. L’anno successivo, Natalie viene di nuovo apprezzata dalla critica come protagonista del dramma sentimentale Qui, dove batte il cuore, sulle travagliate vicissitudini di una ragazza madre abbandonata dal compagno.

Nel 2002 è la volta de L’Attacco dei Cloni, Episodio II di Star Wars. Il Senato Galattico è sul punto di votare riguardo la fondazione di un Esercito della Repubblica per opporsi alle minacce separatiste. Padmé, divenuta senatrice, è contraria al decreto e vorrebbe una risoluzione pacifica. Quando alcuni cacciatori di taglie tentan di ucciderla, viene posta sotto la protezione del Cavaliere Jedi Anakin Skywalker (Hayden Christensen). Sull’idilliaco Naboo, tra i due nasce l’amore, un sentimento pericoloso per entrambi. Ai Jedi è infatti proibito amare e sarebbe una relazione compromettente per una senatrice. Padmé si trova così costretta a scegliere tra sentimento e dovere.

La componente romantica non va ad intaccare quella action. Padmé e Anakin giungono sull’ostile pianeta Geonosis in soccorso del maestro Obi-Wan e restano coinvolti in uno spettacolare scontro nella catena di montaggio dei droidi separatisti, poi vengono gettati in pasto a tre belve nell’arena locale e quindi si uniscono alla battaglia finale accanto a duecento Jedi e all’armata di Cloni. Durante le scene d’azione, Padmé indossa un costume bianco che ricorda molto quelli di Luke e Leia in Una Nuova Speranza.

Natalie entra a far parte del sontuoso cast di Ritorno a Cold Mountain, dramma storico ambientato nel North Carolina durante la guerra di secessione. E’ poi co-protagonista del comedy-drama indipendente La mia vita a Garden State dove interpreta una bugiarda compulsiva ed epilettica. Natalie riceve la prima nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista per il ruolo della stripper Alice in Closer dov’è al centro di un intricato quadrato sentimentale con Clive Owen, Jude Law e Julia Roberts.

Il fato di Padmé si compie ne La Vendetta dei Sith, episodio che chiude il cerchio tra i prequel e la trilogia classica di Star Wars. Dopo essersi sposata in segreto con Anakin al termine del film precedente, Padmé è ora incinta ma il compagno ha delle visioni premonitrici che la vedono morire di parto. La condizione del personaggio esenta Natalie Portman dalle scene action, tuttavia l’attrice riesce a conferire al personaggio quella malinconia che in qualche modo Leia afferma di ricordare ne Il Ritorno dello Jedi: “Era bella, dolce, ma triste.”

Nel 2006, Natalie Portman prende parte al suo primo cinecomic, V for Vendetta, diretto da James McTeigue, sceneggiato dai fratelli Wachowski e tratto dall’omonimo capolavoro di Alan Moore. La Gran Bretagna è governata da un regime oppressivo al quale si oppone il vigilante sovversivo V che ha il volto coperto dalla maschera di Guy Fawkes. La Portman interpreta Evey Hammond, impiegata della principale emittente televisiva di Londra, che V salva da un’aggressione della polizia governativa. Evey condivide l’avversione di V per il governo ma non le sue azioni terroriste ed è remissiva nei riguardi del regime.

Gli agenti del governo catturano Evey e la torturano per costringerla a rivelare il nascondiglio di V. Dopo una lunga segregazione, Evey afferma che preferirebbe essere uccisa piuttosto che cedere ai suoi aguzzini. La ragazza non ha più paura. La sua trasformazione è completa. Scopre allora di essere stata catturata non dalla polizia bensì da V che attraverso la prigionia ha voluto farle scoprire una forma più alta di libertà. E’ solo l’ennesima interpretazione intensa e straordinaria della splendida attrice israeliana.

La sua carriera continua a gonfie vele. Nei tre anni successivi appare in diversi film come L’ultimo inquisitore di Milos Forman sulla vita di Francisco Goya, interpretato da Javier Bardem; affianca Dustin Hoffman nel favolistico Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie; è una delle sorelle Bolena accanto a Scarlett Johansson ne L’altra donna del Re.

La consacrazione definitiva arriva nel 2009 con Il Cigno Nero di Darren Aronofsky, un film sulla ricerca di una perfezione impossibile che Natalie sembra voler raggiungere davvero nel ruolo di Nina, una ballerina classica selezionata come protagonista de Il lago dei cigni a New York. Ma se il ruolo di Cigno bianco le calza a pennello, risulta troppo fredda per la metamorfosi nel suo alter ego oscuro, il Cigno nero. Il coreografo Thomas (Vincent Cassel) tenta allora di stimolare la parte più emotiva ed intima della ragazza instaurando con lei un rapporto di sfumato erotismo ad alta tensione. Mentre il perfezionamento della sua interpretazione inizia ad ossessionarla con conseguenze sia fisiche che mentali, la protagonista proietta il suo lato oscuro nella figura della trasgressiva ed ambigua rivale Lilly (Mila Kunis). Dall’inizio alla fine del film, la macchina da presa non si stacca mai dalla Portman che regala una performance sublime meritevole di un Golden Globe e del premio Oscar. Sul set, Natalie conosce il ballerino Benjamin Millepied, suo attuale compagno col quale ha avuto un figlio, il piccolo Aleph.

Successivamente, l’attrice partecipa alla commedia di successo Amici, amanti e… con Ashton Kutcher sul filone “Friends with benefits” e all’avventura medievale Sua maestà. Un flop disastroso che ci permette però di vedere la bella Natalie in veste di arciere alla Robin Hood.

Nel 2011, l’attrice interpreta Jane Foster in Thor, il suo secondo cinecomic. Nel fumetto originale è un’infermiera che allaccia una relazione sentimentale con il dr. Donald Blake, alter ego umano del Dio del Tuono nordico. Nel film si tratta invece di un’astrofisica. Bandito da Asgard per il suo egoismo e privato dei suoi poteri, Thor (Chris Hemsworth) s’innamora di lei e si scopre propenso a sacrificare la sua vita e la sua stessa felicità per la vita della ragazza meritando così il perdono del padre Odino che gli restituisce il mitico martello Mjolnir.

Con ben due anni di ritardo rispetto all’uscita USA, è arrivato la settimana scorsa in Italia il film indipendente Hesher è stato qui, con Joseph Gordon-Levitt, nel quale Natalie interpreta la commessa Nicole. Esce questa settimana, invece, la riconversione in 3D de La Minaccia Fantasma e la ritroveremo nei prossimi due film di Terrence Malick: Knight of Cups e Lawless.

Se nella trilogia prequel di Star Wars, Padmé vuole risolvere il conflitto tra Repubblica e Separatisti con la diplomazia, allo stesso modo Natalie Portman è una sostenitrice di One Voice Movements per la risoluzione pacifica della guerra israelo-palestinese. L’attrice è anche un’attivista per i diritti degli animali ed ambasciatrice della FINCA International per aiutare il terzo mondo con iniziative di microcredito.