Captain Phillips – Attacco in mare aperto: Recensione

Nell’aprile del 2009, un gruppo di pirati somali sequestra la nave mercantile Maersk Alabama. Si tratta del primo dirottamento di una nave da carico statunitense in duecento anni di storia navale. Il Comandante Richard Phillips viene preso in ostaggio e condotto su una scialuppa nella quale deve intraprendere una lunga lotta di resistenza e sopravvivenza.

Captain Phillips

Captain Phillips – Attacco in mare aperto

Titolo originale: Captain Phillips
Genere: Thriller, Drammatico
Regia: Paul Greengrass
Interpreti: Tom Hanks, Barkhad Abdi, Barkhad Abdirahman, Faysal Ahmed, Catherine Keener
Provenienza: USA
Durata: 134 min.
Casa di produzione: Michael De Luca Productions, Scott Rudin Prod., Translux, Trigger Street Prod.
Distribuzione (Italia): Sony Pictures
Data di uscita: 11 ottobre 2013 (USA), 31 ottobre 2013 (Italia)


Basato su fatti reali, Captain Phillips è diretto dall’inglese Paul Greengrass, regista di due episodi della saga di Bourne, sempre attento al tessuto socio-politico attuale come dimostrato con Bloody Sunday, United 93 e Green Zone. Quest’ultima prova è tratta dal libro Il Dovere di un Capitano, scritto dallo stesso Richard Phillips, comandante della Maersk Alabama e protagonista dei tragici fatti raccontati, insieme al romanziere Stephan Talty.

Il film regge soprattutto sulla magistrale interpretazione di Tom Hanks, all’apice della sua maturità artistica, che traccia un comandante umano, astuto, coraggioso, con le sue fragilità e il suo buon senso, sempre fedele alla sua carica istituzionale. La storia è incentrata in particolar modo sulla dicotomia tra Phillips e Muse, capitano dei pirati somali che ne è l’esatto opposto, privo di carisma, non gode del rispetto dei suoi uomini e forte di una determinazione dettata dalla disperazione.

Greengrass firma una regia altamente realistica, con l’uso di handycam quasi in stile mockumentary. La narrazione semplice e ad alta tensione si sviluppa a ritmo sostenuto in più di due ore totalmente prive di momenti morti che conciliano il buon cinema d’intrattenimento a momenti di riflessione. I personaggi sono resi con tanta e tale onestà che in alcuni momenti si tende ad empatizzare tanto con i sequestratori che con Phillips il quale tenta costantemente di tenere calme le acque e di essere conciliante con i pirati.

Il crescendo thrilling sfocia in un finale al cardiopalma e in un epilogo commovente. In attesa di rivederlo nel ruolo di Walt Disney in Saving Mr. Banks, di prossima uscita, che pure ha già colpito i critici d’oltreoceano, Tom Hanks punta già all’Oscar e vale da solo il prezzo del biglietto. Trascinante ed avvincente.


Voto: 8