Turbo – Recensione in anteprima
Venice, California. Theo, soprannominato Turbo, è una lumaca appassionata di corse automobilistiche che aspira ad essere la più veloce del mondo. Dopo aver subito un incidente che lo rende davvero superveloce, Turbo, insieme a suo fratello maggiore Chet, finisce nelle mani di Tito Lopez, venditore di tacos con suo fratello Angelo, che organizza gare di lumache. Turbo intravede così la possibilità di vincere addirittura la 500 miglia di Indianapolis.
Turbo
Titolo originale: Turbo
Genere: Animazione – Commedia
Regia: David Soren
Interpreti (doppiatori): Ryan Reynolds, Paul Giamatti, Samuel L. Jackson, Snoop Dogg, Michelle Rodriguez
Provenienza: USA
Durata: 96 min.
Casa di produzione: DreamWorks Animation
Distribuzione (Italia): 20th Century Fox
Data di uscita: 17 luglio 2013 (USA), 19 agosto 2013 (Italia)
Diretto da David Soren, esordiente alla regia se si escludono un paio di cortometraggi di Madagascar, questo nuovo film d’animazione Dreamworks parte da un concept molto simile a quello di Ratatouille, capolavoro Disney-Pixar uscito nel 2007. In entrambi i film abbiamo un piccolo animale che cerca di sfuggire alla propria natura: il ratto Remy, roditore comunemente associato a sporcizia e malattia, vuol diventare un grande cuoco ispirandosi allo scomparso chef francese Gusteau; Turbo, una lumaca, vuol qui diventare velocissimo per emulare il campione franco-canadese Guy Gagné.
Remy viene ostacolato dal padre Django che lo invita a tenere i piedi per terra ma trova sostegno nel giovane cuoco umano Linguini. Turbo viene scoraggiato dal fratello Chet ma viene aiutato dall’umano Tito Lopez che pure, guarda caso, lavora nel campo della ristorazione. La differenza sostanziale nello sviluppo dei due concept è una soltanto: gli animatori e gli sceneggiatori della Pixar hanno tirato fuori una storia geniale e sincera, visivamente sbalorditiva, popolata di personaggi memorabili, alla Dreamworks hanno sfornato un compitino fatto e finito senza uno straccio di idea.
Turbo acquisisce i suoi poteri in uno strano incidente, a mo’ di supereroe, nella fattispecie si pensa subito a Flash, anche se qui è tutto poco chiaro, la trasformazione sembra quasi opera di magia più che di (fanta)scienza. Il film dovrebbe reggere sulla dicotomia tra le due coppie di fratelli laddove i Lopez sono le perfette controparti umane di Turbo e Chet, doppiati rispettivamente da Ryan Reynolds e Paul Giamatti, ma l’approfondimento è appena accennato e i risvolti prevedibili.
Scontata anche l’identità del cattivo della situazione mentre le altre lumache da corsa, seppur ben caratterizzate, finiscono per essere totalmente inutili. Tra le voci originali spiccano anche Michelle Rodriguez e Samuel L. Jackson, mentre tra i doppiatori italiani figurano Massimo Lopez e Antonella Clerici in ruoli marginali. Il finale è piuttosto convenzionale e va a ricalcare le solite dinamiche narrative sullo stile di Voglia di Vincere.
Un film debole, uno script svogliato, un livello d’animazione discreto, pochissime risate, tutto già visto. Potrà strappare qualche sorriso ai bambini ma è un’opera di cui non si sentiva alcun bisogno. Trascurabile.