Gli alieni invadono il 29° Torino Film Festival e un quartiere popolare di Londra in un film divertente e spumeggiante, dai produttori di Hot Fuzz e Scott Pilgrim Vs. The World
Attack the Block
Regia: Joe Cornish
Produzione: Studio Canal, Film4, UK FIlm Council, Big Talk Production
Provenienza: Regno Unito
Durata: 88 min.
Sam, una giovane infermiera, attraversa il quartiere popolare di Kennington, Londra, per fare ritorno a casa, ma viene intercettata e rapinata da una gang di piccoli criminali, capeggiata dal duro Moses. Ad un tratto però dal cielo precipita un meteorite, dal quale fuoriesce una piccola creatura. I teppisti reagiscono alla sua aggressività attaccandola e uccidendola, per poi portarla in giro come un trofeo. Non sanno che quello è solo il primo esemplare di un’intera razza aliena, molto più feroce e temibile, che sta per giungere sulla Terra.
«Nel 2001, una gang di ragazzini mi rubò il portafoglio e il cellulare approfittando semplicemente della propria superiorità numerica. Erano molto giovani: un fatto che mi colpì. L’idea della Terra bersaglio di un attacco alieno mi ha sempre affascinato, così cominciai a pensare: cosa succederebbe se tutto questo accadesse nel quartiere dove sono cresciuto nel Sud di Londra? E come sarebbe andata se una cosa del genere si fosse verificata mentre mi stavano rapinando? Da qui l’idea di un gruppo di ragazzini, emarginati dalla società e temuti da tutti che improvvisamente diventano eroi». Questo il pensiero di Joe Cornish, membro del duo comico britannico Adam and Joe in coppia con Adam Baxton, autore e presentatore televisivo e radiofonico, e ultimamente sceneggiatore di successo. Suoi sono infatti gli script di Le avventure di Tintin: Il segreto dell’unicorno e del prossimo Ant-Man per la Marvel, entrambi scritti con l’amico e collega Edgar Wright, grande regista di pellicole come Hot Fuzz e Scott Pilgrim Vs. The World. Una continuità fra questi film e Attack the Block testimoniata dalla produzione della britannica Big Talk Production e dal ruolo dello stesso Wright fra i produttori esecutivi.
Ed in effetti l’esordio alla regia di Cornish ricorda un po’ i lavori di Wright, seppure senza quella straripante inventiva registica e quel sublime dinamismo che l’hanno reso uno degli autori più interessanti in circolazione. Attack the Block si propone di rileggere il genere dell’invasione aliena come L’alba dei morti dementi e Hot Fuzz facevano con l’horror e il poliziesco, riuscendo a fare molto meglio dei blasonati concorrenti cinematografici di quest’anno, Super 8 e Cowboys & Aliens in testa. Cornish ha il talento e il merito di aver costruito una trama perfetta e ricca di colpi di scena usando un tema a dir poco inflazionato, un ristretto insieme di personaggi, e un numero limitato di location. Ha sopperito all’esiguità del budget (9 milioni di sterline) inventandosi delle creature aliene verosimili e funzionali, congegnando scene d’azione semplici ma efficaci, e affidandosi ad un cast di ottimi sconosciuti (con la sola eccezione del grande Nick Frost, habitué dei film di Wright). Armi vincenti sono state anche la competenza con la quale Kennington è stato descritto, con i teppisti che parlano esclusivamente utilizzando l’ostico slang locale, e l’ironia che permea tutto il film, anche le scene più drammatiche.
Ottimo anche il lavoro delle maestranze tecniche, con la fotografia livida e oscura di Thomas Townend, l’adrenalinica musica elettronica di Steven Price (in collaborazione con i Basement Jaxx), e la scenografia di Marcus Rowland, fresca del Premio Bassan – Arte e Mestiere all’ultimo Torino Film Festival.
Attack the Block è un film originale e divertente, che non si prende mai sul serio ma non allenta mai nemmeno la tensione. Cornish allestisce una godibilissima avventura in cui gli eroi tornano ad essere gli emarginati, guidati da un leader (Moses, non a caso) che condurrà il suo popolo in battaglia fino alla patriottica riscossa. Per una storia che inizia parlando di un’invasione aliena, ma che poi si rivela un ispirato ritratto di una riscossa sociale.