Le avventure di Tintin: Il segreto dell’Unicorno – Recensione

Il reporter avventuriero Tintin, creato nel 1929 da Hergé e divenuto personaggio simbolo del fumetto franco-belga, arriva sul grande schermo nella trasposizione animata 3-D in performance capture diretta da Steven Spielberg e prodotta da Peter Jackson.

Le avventure di Tintin: Il segreto dell’Unicorno

Regia: Steven Spielberg
Interpreti: Jamie Bell, Daniel Craig, Andy Serkis, Simon Pegg, Nick Frost, Toby Jones.
Provenienza: USA; Nuova Zelanda
Durata: 107 min.
Distribuzione: Paramount Pictures (USA); Sony Pictures (Italia).
Data di uscita (Italia): 28 ottobre 2011

Spielberg conobbe Tintin leggendo una recensione de I predatori dell’Arca perduta che imbastiva dei parallelismi tra Indiana Jones e il giovane reporter belga. Il regista iniziò a leggere le storie del personaggio, ne divenne subito fan e comprò i diritti per una trasposizione nel 1983, subito dopo la morte di Hergé. Nonostante ci sarebbero voluti quasi trent’anni per portare Tintin sul grande schermo, il fumetto avrebbe avuto comunque grande influenza sui lavori successivi di Spielberg.

E’ il primo cinecomic nella carriera del regista, realizzato in animazione digitale, con l’ausilio della performance-capture e del 3-D. La Weta di Peter Jackson ha riprodotto fedelmente la ligne-claire, lo stile grafico chiaro e luminoso di cui Hergé è stato pioniere e maestro. Il mondo di Tintin prende vita e solidità sul grande schermo con una resa visiva sbalorditiva e una cura dei dettagli maniacale.

Anche il linguaggio narrativo è quello ingenuo ed ironico di Hergé con una forte vena surreale che riesce ad accattivarsi subito i bambini ma ha buona presa anche sugli adulti. Spielberg rende omaggio all’autore franco-belga intrecciando tre delle storie di Tintin: Il granchio d’oro, Il segreto del Liocorno e Il tesoro di Rakham il Rosso.

Il protagonista, interpretato da Jamie Bell, acquista un modellino di galeone in un mercatino e resta coinvolto in una pericolosa caccia al tesoro. E’ un Tintin simpatico, forse un po’ troppo perfettino mentre mette insieme i pezzi del puzzle attraverso una serie di mirabolanti vicissitudini. Lo affianca l’inseparabile cagnolino Milù, dinamico, vivace combattivo, onnipresente e spesso risolutore, che meriterebbe una nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista.

La storia ruota intorno al retaggio piratesco del Capitano Haddock, uno dei comprimari più amati del fumetto originale, qui interpretato da Andy Serkis, ormai immancabile e magistrale nei film in performance capture di stampo Weta dopo aver animato Gollum ne Il Signore degli Anelli di Peter Jackson, King Kong, sempre del regista neozelandese, e il primate Caesar ne L’alba del pianeta delle scimmie. Haddock, ubriacone, cialtronesco e spassoso, è al centro di quasi tutte le cervellotiche gag comiche che costellano il film.

Dupont e Dupond, la coppia di imbranati e svampiti agenti dell’interpol, sono interpretati da Simon Pegg e Nick Frost, l’affiatato duo comico de L’alba dei morti dementi, Hot fuzz e Paul. Daniel Craig presta voce e movimenti al perfido e crudele Sakharine, più rabbioso e meno glaciale rispetto ai personaggi interpretati dall’attuale 007.

Spielberg inanella una serie interminabile di geniali soluzioni visive, rocambolesche e spettacolari sequenze action-comedy perfettamente calibrate e movimenti di camera mozzafiato nel mondo virtuale. Il coinvolgimento sensoriale del 3-D è pari a quello di Avatar e Tron Legacy.

Evidenti le strizzatine d’occhio a Indiana Jones. Tintin, Haddock e gli agenti Dupont-Dupond richiamano alla mente il quartetto di Indiana Jones e l’ultima crociata, magari a sua volta ispirato ai fumetti di Hergé. Incalzante la colonna sonora di John Williams. Attenzione alla sequenza stilizzata in apertura dove musica e immagini citano sia Prova a prendermi che The terminal.

Divertente, rutilante, suggestivo, emozionante. Uno Spielberg in gran forma traduce per il grande schermo il linguaggio narrativo e grafico di Hergé con rigore e rispetto e gli conferisce un eccezionale dinamismo in una dimensione visiva straordinaria. Aspettiamo con ansia il sequel di Peter Jackson. Un gioiello.

Voto: 8,5


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